Israele ha avviato una serie di attacchi mirati alle infrastrutture finanziarie di Hezbollah, con l’obiettivo di distruggere gli edifici utilizzati dall’organizzazione per gestire le sue operazioni economiche in Libano, che comprende attività di riciclaggio di denaro e operazioni commerciali che spaziano dai prestiti a enti di beneficenza, fino all’investimento in miniere d’oro.
Uno dei principali obiettivi è stata l’Associazione Al-Qard Al-Hasan, descritta come il principale istituto finanziario di Hezbollah e che secondo Uzi Shaya, ex agente dello Shin Bet citato da Globes, si presenta come un’organizzazione bancaria islamica, che offre prestiti ai cittadini libanesi per soddisfare varie necessità, tra cui l’acquisto di beni di consumo, matrimoni, rette scolastiche e molto altro. Sebbene ufficialmente sia registrata come un ente benefico, l’associazione gestisce in realtà una vasta rete finanziaria che finanzia le operazioni militari e politiche di Hezbollah.
Secondo il canale televisivo libanese Al Manar, controllato da Hezbollah, Al-Qard Al-Hasan sarebbe andata in bancarotta a seguito dei bombardamenti israeliani, con l’emittente che ha accusato Israele di voler colpire deliberatamente l’economia libanese e peggiorare la vita quotidiana del popolo.
Il Meir Amit Intelligence and Terrorism Information Center ha descritto l’associazione come un ente che fornisce prestiti e gestisce fondi comunitari senza applicare interessi, in conformità alla legge islamica. Questo modello di finanziamento mira a consolidare la fedeltà della comunità sciita libanese alla causa di Hezbollah. Oltre a servire la comunità sciita, l’organizzazione estende i suoi servizi anche alla popolazione palestinese. Le garanzie per i prestiti vengono solitamente fornite sotto forma di beni preziosi, come oro e gioielli. Shaya ha inoltre affermato che l’ente non solo riceve il sostegno del governo libanese, ma anche dell’Iran, che fornisce un appoggio economico significativo. L’associazione ha sviluppato una capacità di autofinanziamento indipendente, alimentata da donazioni, associazioni caritatevoli, imprese e una rete di attività criminali. Gran parte dei trasferimenti di denaro avviene in contanti o criptovalute, con notevoli quantità di denaro che passano attraverso l’Aeroporto di Beirut, controllato direttamente da Hezbollah.
Secondo l’analista Haim Koren, Al-Qard Al-Hasan è sostenuta da una rete internazionale di contrabbando attiva in America Latina e Africa, con agenti che movimentano milioni di dollari in contanti in tutto il mondo. Nonostante le sanzioni imposte dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti nel 2016, l’ente è continuato a crescere. Il volume dei prestiti gestiti dall’associazione è infatti aumentato successivamente alle sanzioni, dimostrando l’inefficacia delle misure internazionali contro simili organizzazioni finanziarie. Si stima inoltre gestisca fondi per miliardi di dollari attraverso oltre 400.000 conti, consolidando così il ruolo chiave dell’ente nelle operazioni economiche e militari di Hezbollah.