Inaugurata al Museo Ebraico la nuova “Sala degli Argenti”, un nuovo spazio espositivo che andrà ad arricchire ulteriormente la collezione. Durante la serata, oltre alla sala, è stato presentato il catalogo, “Consacrati al Signore” (Sillabe) curato da Dora Liscia e Davide Spagnoletto. Un lavoro di grande pregio che raccoglie e cataloga tutti gli argenti contenuti all’interno del Museo Ebraico. Hanno salutato il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, il Presidente della Comunità Ebraica Victor Fadlun e la Presidente della Fondazione per il Museo Ebraico di Roma Alessandra Di Castro. “Questo volume, dedicato alla collezione di argenti del Museo Ebraico di Roma, è di notevole importanza per diversi aspetti – ha detto il Rabbino Capo Di Segni – ogni Comunità ha sviluppato una sua tradizione artistica una sua tradizione artistica nella fabbricazione di questi oggetti, e la sensibilità particolare degli ebrei italiani per l’arte e la bellezza ha prodotto una serie di arredi notevoli”.
Durante la presentazione sono intervenuti oratori del calibro di Barbara latta, Direttore dei Musei Vaticani; Xavier Salomon, Deputy Director e Chief Curator della Frick Collection New York; Francesca Barberini, Storica dell’arte e Micaela Dickmann, Storica dell’arte. Una nuova sala ricca di storia e cultura dove trovano da oggi posto circa la metà dell’intera collezione degli argenti, composta da quattrocento esemplari risalenti ai secoli XVII, XVIII e XIX, e che fino a questo momento era conservata nei depositi del Museo Ebraico. Nelle teche saranno d’ora in poi presenti corone, rimmonim, yadaim, Chanukkiot, calici e molti altri oggetti liturgici che restituiscono ai visitatori il patrimonio artistico della Comunità Ebraica romana spaziando tra le tradizioni italiane, ashkenazite e sefardite. Pezzi senza tempo che finalmente trovano la loro collocazione nello scrigno del Museo Ebraico, un luogo capace di ricostruire ventidue secoli della Comunità Ebraica.
Sono storie d’argento che riflettono una storia, quella della Comunità Ebraica di Roma, fatta anche di pagine complicate e di persecuzioni, ma che non ha mai rinunciato al gusto per il fasto e per l’arte liturgica influenzata dalla vicinanza con la chiesa. Una nuova “camera delle meraviglie” è pronta per accogliere i visitatori del Museo Ebraico e raccontare loro la storia affascinante degli ebrei della città.