L’iraniano Saeid Sadeghianpour si è rifiutato di gareggiare contro il lottatore di taekwondo israeliano Adnan Milad alle Paralimpiadi di Parigi.
Non è certo una novità che l’Iran anche nelle competizioni sportive, che richiederebbero il rispetto delle regole, colga l’occasione di tentare di boicottare lo Stato d’Israele.
L’atleta iraniano, che avrebbe dovuto competere contro Milad nella categoria maschile under 63 kg, ha consegnato così all’israeliano una vittoria automatica.
Milad non è stato l’unico atleta israeliano a ricevere una vittoria tecnica a causa di un boicottaggio: il giocatore di bocce tunisino Achraf Tayahi si è rifiutato di presentarsi alla sua partita di venerdì contro l’israeliano Nadav Levi. Tayahi si è anche ritirato dalla partita di giovedì contro il suo avversario brasiliano per protestare contro l’essere stato inserito nella stessa piscina del concorrente israeliano.
La lista di episodi analoghi è lunga, ne ricordiamo solo due: nel 2012 tentarono di boicottare Israele alle Olimpiadi di Londra, nel 2017 alcuni atleti iraniani di una squadra greca furono criticati nel loro paese per aver giocato contro il Maccabi Tel Aviv per la qualificazione all’Europa League.