Nel Regno Unito cresce l’antisemitismo. Secondo l’indagine del Community Security Trust (CST), organizzazione benefica britannica per la sicurezza comunitaria e la lotta all’antisemitismo, tra gennaio e giugno del 2024 l’odio antisemita è aumentato del 105% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 44% in più rispetto al semestre precedente. In totale sono stati segnalati 1.978 episodi antisemiti. Il numero è più del doppio dei 964 incidenti certificati nello stesso periodo del 2023 ed è la cifra semestrale più alta da quando l’ente ha iniziato a tenere i registri nel 1984.
I casi si sono verificati soprattutto in scuole, università, luoghi di lavoro, trasporti pubblici, luoghi di culto, strade e online. Questo incremento è in parte attribuito alla guerra in Medio Oriente: oltre la metà (1.026, ovvero il 52%) degli episodi è riconducibile a Israele, alla Palestina, ad Hamas o alla guerra. Il rapporto ha definito 186 casi in cui sono stati fatti paragoni tra Israele o ebrei e nazisti. Riferimenti a Hitler, ai nazisti o alla Shoah sono stati fatti in 500 episodi (il 25 % del totale). Inoltre, 836 episodi (il 42%) erano sia antisionisti che antisemiti, con “sionismo” o “sionista” spesso usati come eufemismi per “ebraicità” o “ebreo”.
Si sono verificati 1.618 episodi di violenza, in aumento del 104 % rispetto ai 792 segnalati nello stesso periodo del 2023. Le minacce, comprese quelle dirette e l’incitamento alla violenza, sono aumentate del 158 %, arrivando a 142 segnalazioni, il numero più alto di sempre. Sono stati registrati 121 episodi di aggressione, in aumento rispetto agli 86 episodi di questo tipo nei primi sei mesi del 2023.
Il CST ha anche segnalato un aumento significativo dell’antisemitismo nelle scuole e nelle università. Trenta incidenti si sono verificati nelle scuole ebraiche, con altri 51 che hanno coinvolto studenti ebrei fuori dalla scuola, spesso visibilmente ebrei per via delle loro uniformi. Le scuole non religiose hanno visto 81 incidenti, un altro record.
Nelle università si sono registrati 96 incidenti che hanno coinvolto studenti o accademici, segnando un aumento del 465% rispetto ai 17 incidenti segnalati nello stesso periodo del 2023.
Le sinagoghe sono state prese di mira in 76 incidenti, che hanno interessato edifici, fedeli e personale, segnando un aumento del 148 %, il tasso più alto mai registrato nella prima metà dell’anno.
“La vergognosa impennata dell’antisemitismo britannico è ulteriormente evidenziata da questi ultimi dati. – ha affermato il direttore generale del CST, Mark Gardner – Osserviamo che, mentre questi odi possono prendere di mira per primi gli ebrei, si rivolgono rapidamente anche ad altri. Il CST continuerà a proteggere con fermezza le comunità ebraiche britanniche, guidato dai nostri valori di “comunità”, “sicurezza” e “fiducia”. Il CST plaude alla sempre maggiore determinazione della nostra comunità a rimanere forte e orgogliosa, nonostante l’odio, la diffamazione e i palesi due pesi e due misure che troppo spesso dobbiamo affrontare, anche da parte di molti che perversamente si definiscono antirazzisti”.