Si è concluso domenica l’incontro a Roma tra il capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed Al-Thani e il capo dell’intelligence egiziana, Abbas Kamal per discutere la proposta “aggiornata” di Israele a Hamas per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza.
Il summit si è tenuto mentre il Primo Ministro Benjamin Netanyahu era di ritorno dagli USA in Israele, dove ha convocato il Gabinetto di sicurezza presso il quartier generale delle IDF a Tel Aviv, in seguito al terribile attacco missilistico di Hezbollah sulle alture del Golan di sabato scorso: dodici bambini e adolescenti sono stati uccisi dopo che un missile di fabbricazione iraniana ha colpito un campo da calcio nella città drusa settentrionale di Majdal Shams.
Per ciò che riguarda i negoziati, nella proposta Netanyahu ha ribadito due punti fermi: l’istituzione di un meccanismo per monitorare il movimento di armi e militanti palestinesi dal sud al nord della Striscia e il mantenimento del controllo israeliano del Corridoio Filadelfia.
Il breve incontro si è concluso senza alcuna vera svolta riguardo alle nuove richieste, ha riferito l’emittente pubblica Kan. L’ufficio del premier israeliano, ha comunicato inoltre che “le parti hanno discusso il documento chiarificatore inviato da Israele in merito all’accordo proposto. Nei prossimi giorni proseguiranno le trattative sulle questioni principali”.