L’Iran sta cercando di sfruttare a proprio vantaggio la situazione di instabilità in Iraq, trasferendo missili balistici a corto raggio con l’obiettivo di costruire un vero e proprio arsenale segreto nel Paese. Lo riferiscono funzionari militari e dell’intelligence americana citati dal New York Times, sostenendo che l’azione rientra nella strategia iraniana di minacciare il Medioriente e di affermare il proprio potere. Un arsenale di missili al di fuori dei suoi confini offre diversi vantaggi al governo iraniano, ai militari e ai paramilitari in qualsiasi situazione di stallo con gli Stati Uniti e i suoi alleati regionali. Se gli Stati Uniti o Israele bombardassero l’Iran, i suoi militari potrebbero infatti usare missili nascosti in Iraq per colpire Israele o un Paese del Golfo. La semplice esistenza di quelle armi potrebbe anche contribuire a scoraggiare gli attacchi, scrive il Nyt.
I funzionari dell’intelligence non hanno precisato quali missili l’Iran abbia trasferito in Iraq, ma quelli a corto raggio hanno una portata di poco più di 600 miglia, il che significa che uno sparato dalla periferia di Baghdad potrebbe colpire Gerusalemme.