Il fumetto – disegnato da Mario Improta, conosciuto con il nome d’arte di ‘Marione’ – non lascia alcun dubbio: il riferimento veramente di cattivo gusto è al campo di sterminio nazista di Auschwitz. A ricordarlo c’è il cancello, c’è il pigiama a righe del prigioniero che fugge. Nelle intenzioni del fumerrista il messaggio è chiaro:l’Unione Europea è come il lager di Auschwitz e la Gran Bretagna come un piccolo deportato che fugge.
Una vignetta che ovviamente ha scatenato una serie di polemiche e di giuste prese di distanza, per l’improprio e offensivo accostamento di una situazione politica contingente con la Shoah. Polemiche dai toni accessi, anche perché nelle intenzioni dell’amministrazione capitolina questo fumetto doveva servire per una pubblicazione da distribuire nelle scuole.
Il primo a muovere le critiche è stato il Pd capitolino, seguito dalla stessa sindaca Raggi che ha dichiarato: “Quella vignetta non ha nulla a che vedere con l’amministrazione ma ci tengo a dire che non rappresenta il mio pensiero e contrasta con la mia sensibilità su temi che mi hanno sempre vista impegnata in prima persona. Bisogna fare molta attenzione quando si toccano tematiche come i campi di sterminio e le persecuzioni naziste”
È così Improta si è visto costretto a cambiare la vignetta con una più ‘soft’ (si fa per dire) che accomuna l’Unione Europea ad una latrina: l’Uk resta un bimbo in fuga con i capelli alla Boris Jonhson, ma non più con la divisa a righe dei deportati ma con un più sobrio pantalone e maglietta.