Roma, 9 dic. (Adnkronos Salute) – I batteri, e i virus capaci di infettarli, sono impegnati in una corsa agli armamenti molecolari antica quanto la vita stessa. L’evoluzione ha dotato i primi di un arsenale di enzimi immunitari, con sistemi Crispr-Cas (il ‘taglia e incolla del Dna’), che prendono di mira e distruggono il Dna virale. Ma i virus che uccidono i batteri, noti anche come fagi, hanno ideato degli strumenti per superare anche la più formidabile delle difese batteriche. A scoprire la strategia segreta dei virus ‘mangia’ batteri è il team dell’University of California a San Francisco e della UC San Diego, come si legge su ‘Nature’.
Dopo aver infettato i batteri, questi fagi costruiscono una sorta di “stanza di sicurezza” impenetrabile all’interno del loro ospite, che protegge il Dna fagico vulnerabile dagli enzimi antivirali. Questo compartimento, che ricorda un nucleo cellulare, è lo scudo anti-Crispr più efficace mai scoperto nei virus. “Nei nostri esperimenti, questi fagi non hanno ceduto a nessuno dei sistemi Crispr con cui sono stati sfidati. Questa è la prima volta che qualcuno ha trovato dei fagi che mostrano questo livello di resistenza anti-Crispr”, ha detto Joseph Bondy Denomy, del Dipartimento di microbiologia e immunologia all’Ucsf. Una scoperta che apre la strada alla messa a punto di nuove armi contro questi microrganismi.