“Il nostro cuore gioisce alla vista di un così grande progresso” : scriveva così il padre fondatore dello Stato d’Israele ed ex Primo ministro David Ben-Gurion su una cartolina autografa, inviata da Tel Aviv all’amico d’infanzia Shlomo Lavi il 15 maggio 1948. Attualmente, il prezioso oggetto è all’asta da Nate D. Sanders, auction house in California, con un prezzo di partenza di 60mila dollari.
David Ben-Gurion nella lettera parla a Lavi del lungo percorso condiviso verso la creazione dello Stato ebraico. “Quando siamo arrivati qui in Palestina – racconta – tu come Levkovich e io come Grün, con la bandiera del lavoro in mano, abbiamo scoperto la malaria, le paludi e l’Impero ottomano pieno di corruzione. Ma ora, anche se il rombo dell’artiglieria deve ancora essere messo a tacere e i nostri figli combattono al fronte, il nostro cuore gioisce alla vista di un così grande progresso / Il popolo ebraico ha raggiunto l’apice, l’essenza stessa della sua esistenza; è nato lo Stato di Israele…”
David Ben Gurion, nello scritto, fa riferimento ai viaggi suoi e di Lavi, poiché entrambi si trasferirono, rispettivamente nel 1906 e nel 1905, da Plonsk (che attualmente è in Polonia ma allora faceva parte dell’Impero russo) in Palestina sotto il controllo dell’Impero Ottomano, dove adottarono cognomi ebraici e si dedicarono all’attivismo sionista.
Questa lettera è probabilmente una delle prime scritte dopo la firma della Dichiarazione d’Indipendenza e sicuramente una delle più personali.