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    Ebraismo: ritrovato a Pisa il piu’ antico Aron della Toscana

     Ritrovato a Pisa il piu’ antico Aron della Toscana, ovvero l’armadio che custodisce i rotoli della Legge nelle sinagoghe. Risale alla meta’ del XVI secolo ed e’ appena rientrato nella sinagoga di Pisa dalla Galleria degli Uffizi di Firenze dove e’ stato uno dei pezzi piu’ importanti della mostra “Tutti i colori dell’Italia Ebraica”, la piu’ importante esposizione mai dedicata agli arredi liturgici ebraici nel nostro Paese. L’Aron pisano e’ di un secolo piu’ giovane del piu’ antico Aron d’Europa che si trova in un oratorio cattolico ad Agira ed e’ datato al 1454. Per molti anni dentro la Sinagoga di Pisa, nessuno si era accorto del valore di questo mobile le cui ante originali (sostituite in eta’ moderna con ante da cucina) sono state da poco ritrovate a Gerusalemme. La scoperta e’ stata annunciata dalla professoressa Dora Liscia dell’Universita’ di Firenze durante una delle conferenze del “Festival Nessiah – Viaggio nell’immaginario culturale ebraico” in corso a Pisa.

    “Tutto e’ iniziato un anno e mezzo fa –  ha raccontato la professoressa Dora Liscia, che ha avuto al suo fianco in questa avventura Federico Prosperi, della Comunita’  ebraica – quando sono arrivata a Pisa per selezionare alcuni pezzi da esporre nella mostra degli Uffizi ‘Tutti i color  dell’Italia ebraica’, esposizione che e’ stata un vero evento nell’Ebraismo italiano e che ci ha permesso di restaurare numerosi oggetti. All’ingresso della Sinagoga era presente un mobile, piuttosto malmesso, appesantito da ridipinture posticce in bianco e marmorino e le cui ante superiori apparivano rifatte probabilmente con pezzi di recupero di uno stipo da cucina. Un oggetto sul quale sono emersi subito diversi dubbi”. Un restauratore fiorentino, dopo una serie di saggi, ha poi confermato che si trattava in realta’ di un pezzo antico di epoca rinascimentale. “Fatto confermato poi da Vittorio Pandolfino, restauratore romano, che – aggiunge la  professoressa – ha condotto un accurato restauro in tempi record affinche’ l’Aron arrivasse in mostra”. Rimaneva il problema delle ante, “false, fatte di un legnaccio”. “A 20 giorni dall’inaugurazione della mostra, quando la notizia dell’Aron ritrovato si era ormai diffusa, mi e’ arrivata la telefonata di David Cassuto da Gerusalemme. Le ante – rivela la professoressa Dora Liscia – erano li’. Presentavano sull’esterno decorazioni con le tavole della legge e all’interno iscrizioni di salmi e proverbi. L’intento adesso e’ chiederle indietro”. Intanto le ante sono state riprodotte e nel frattempo la ricerca e’ andata avanti. Probabilmente l’armadio sacro e’ lo stesso che era stato prestato dalla Comunita’ Ebraica di Pisa alla Scola italiana di Firenze, al momento della fondazione del ghetto nel 1570, e che fu chiesto indietro dagli ebrei pisani insieme ad un Sefe’r Torah per essere collocato, nel settembre del 1595, in coincidenza del Capodanno Ebraico, nella nuova Sinagoga. “Pisa ha moltissimi tesori e ritengo giusto – ha concluso la professoressa Liscia – creare un museo perche’ i pisani, e non solo, ne possano essere partecipi”.

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