Milano, 20 nov. (AdnKronos Salute) – Male alla schiena, ai muscoli, alla zona cervicale: un compagno scomodo e un freno agli stili di vita sani. Più di 9 italiani su 10 (93%) hanno sofferto di dolore muscolo-scheletrico almeno una volta nella vita, con circa 4 su 10 che lo sperimentano ogni settimana. E il 70% conduce per questo un’esistenza meno attiva, riscoprendo l’esercizio fisico solo quando si sente meglio (47%). E’ quanto emerge dall’indagine internazionale Global Pain Index (Gpi), promossa da Gsk Consumer Healthcare (Gsk Ch) e condotta su oltre 24 mila persone in 24 Paesi, di cui mille italiani. La fotografia di un problema che ha un forte impatto a livello individuale, sociale e familiare. Un disturbo contro il quale, accanto ai farmaci specifici, anche recuperare una corretta abitudine al momento una volta superata la fase acuta può contribuire alla cura.
“E’ ormai universalmente riconosciuto il ruolo fondamentale del movimento nel benessere psicofisico della persona, favorendo una vita più lunga e diminuendo la possibilità di insorgenza di malattie cardiovascolari e metaboliche – ricorda Claudio Cricelli, presidente della Simg (Società italiana di medicina generale) – Per favorire il movimento bisogna innanzitutto individuare gli ostacoli e i disincentivi a una sana attività fisica, e impegnarsi per la loro rimozione”. Uno dei nemici si chiama appunto dolore muscolo-scheletrico, “una condizione molto diffusa, ma spesso sottovalutata come causa di sedentarietà”. Invece “rappresenta un ostacolo molto comune allo svolgimento dell’attività sportiva e del movimento in generale, perché impone periodi di stop forzati e crea disagio durante l’attività. Non solo quella sportiva, ma anche la normale attività fisica che rientra nelle nostre abitudini quotidiane”.
“Il dolore – sottolinea il medico – è un campanello d’allarme del nostro organismo ed è importante non trascurarlo, individuarne le cause sottostanti e intervenire tempestivamente per evitarne il peggioramento e il ricorso a soluzioni più invasive”. Ma “se in una prima fase va assecondato con una temporanea sospensione delle normali attività motorie, l’obiettivo – raccomanda Cricelli – deve essere quello di tornare in movimento appena possibile e rieducare l’organismo alle attività motorie anche semplici come camminare, andare in bicicletta, fare le scale. In questo contesto, il ricorso all’automedicazione nei casi dolorosi più comuni e meno gravi è sicuramente utile per agevolare il processo di ripresa”.
“Liberare le persone dal dolore muscolo-scheletrico significa portare beneficio non solo al singolo individuo, ma anche alla sua sfera sociale e familiare, a favore di società più sane e attive – dichiara Denis Vallée, direttore medico Italia di Gsk Ch, società impegnata nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni per il dolore muscolo-scheletrico, oltre che in altre aree terapeutiche – In qualità di leader globali nel settore, con un’ampia esperienza internazionale, ci impegniamo ogni giorno per un mondo libero dal dolore e crediamo fortemente che questa problematica così diffusa possa essere contenuta e contrastata, a partire dall’informazione e dalla prevenzione”.
Offrire notizie e consigli utili contro il dolore muscolo-scheletrico è la missione del sito web www.ritornainmovimento.it. A portata di ‘click’, oltre a informazioni sui prodotti che possono alleviare il male, anche approfondimenti, suggerimenti concreti e video tutorial dedicati allo yoga, allo stretching o a semplici esercizi da svolgere sul luogo di lavoro. Dedicati sia a chi trascorre molto tempo seduto alla scrivania, sia a chi al contrario è costretto a stare in piedi per ore.
“Il dolore muscolo-scheletrico può presentarsi spesso, con un impatto sul benessere psicologico e la vita quotidiana delle persone – afferma Julien Pennaforte, direttore marketing di Gsk Ch – Nella metà dei casi gli episodi hanno anche un impatto sulle persone vicine”, facendo appunto del dolore “un compagno scomodo”. Come azienda di “riferimento a livello mondiale nelle soluzioni per contrastare il dolore muscolo-scheletrico” grazie a farmaci mirati, “la nostra responsabilità è portare un beneficio non solo alla sfera della salute, ma anche a quella sociale e familiare, per avere una società più sana e più attiva”. Per questo “nelle nostre campagne di sensibilizzazione incoraggiamo le persone a parlare del dolore con professionisti sanitari”, dal medico di famiglia allo specialista e al farmacista, “per capirlo meglio e affrontarlo correttamente e con tempestività. Quest’anno per esempio ci siamo avvicinati al mondo dello sport, supportando importanti iniziative podistiche in alcune città italiane”.