La storia di Sara Vasfi è un viaggio attraverso le prove più difficili che la vita possa offrire: una storia di gravi perdite, di coraggio incondizionato e di amore profondo per la propria terra. A 84 anni, Sara ha affrontato tre guerre, in cui ha perso il marito, il figlio e il nipote in battaglia. Tuttavia, anziché soccombere alla disperazione, Sara ha trovato la forza di alzarsi ogni mattina e continuare a vivere.
Nel 1973 all’inizio Kippur erano in sinagoga a pregare, quando Yoav Vasfi, marito di Sara, ha capito che qualcosa stava accadendo. Scoppia la guerra. Yoav, che due mesi prima era diventato comandante di un un nuovo reggimento, parte per combattere, lasciando Sara e i loro quattro figli. Aveva solo 33 anni, quando Yoav muore in guerra. La sua perdita ha causato un vuoto immenso nel cuore di Sara, ma non ha spento la sua determinazione. Yoav, membro del movimento giovanile Hashomer Hatzair, ha trasmesso a Sara l’amore per le tradizioni e per la patria, valori che lei ha abbracciato con fierezza e trasmesso ai propri figli. Dopo la sua morte il ministro della Difesa di allora, Moshe Dayan, lo descrisse come un uomo dotato di grande conoscenza e particolare capacità nei compiti di battaglia.
Arnon, figlio di Sara e Yoav, è sempre stato un giovane pieno di vita e dedizione al servizio. Consapevole del profondo desiderio di sua madre che tornasse a casa sano e salvo, ha chiesto il permesso prima di arruolarsi nelle forze speciali. Sara glielo concesse, fiduciosa che sarebbe tornato a casa vivo. Durante la guerra contro il Libano nel 1982, l’unità di Arnon operava sulle Alture del Golan. Nel corso di un’operazione militare, il convoglio di trasporto truppe che portava Arnon, si rovesciò completamente,causando la sua morte. Aveva solo 19 anni, venne sepolto nel cimitero militare, accanto a suo padre Yoav. La sua morte rappresentò una tragedia terribile per sua madre Sara, che sprofondò in un profondo lutto.
L’ultimo lutto che ha colpito Sara è la perdita del nipote ventiseienne Arnon, che portava il nome dello zio. Il giovane tenente è morto durante l’ultima guerra contro Gaza, iniziata nel 2023. Intraprendente e coraggioso, Arnon aveva un legame speciale con la nonna. Pochi giorni prima di morire in battaglia, era riuscito a contattarla, rassicurandola che si sarebbero rivisti presto. “Ho pregato con tutto il cuore che non mi suonassero più alla porta per annunciarmi un’altra morte. – racconta Sara Vasfi – Ci ho sperato ogni volta, ma purtroppo non è andata così”. Nonostante i tre gravissimi lutti subiti, Sara non si è arresa alla disperazione. Ha trovato la forza di andare avanti e di onorare la memoria dei suoi cari, diventando un simbolo di resilienza e amore per la sua patria.
Nonostante il peso delle sue perdite, Sara ha rifiutato di arrendersi alla disperazione. Ha trasformato il suo dolore in azione, diventando un’attivista sociale e una voce per coloro che affrontano il lutto. Con il suo esempio e la sua parola, aiuta gli altri a trovare la luce nei momenti più bui e a onorare la memoria dei loro cari. In un’intervista al quotidiano “Ha’aretz”, Sara ha dichiarato: “Voglio vivere la mia vita al massimo, in onore dei miei cari. Voglio fare cose buone nel mondo e lasciare il segno”.