La polizia danese ha arrestato un neonazista e un suo presunto complice nell’ambito delle indagini sulla profanazione di 84 tombe nel cimitero ebraico della città di Randers, avvenuta il 9 novembre scorso, esattamente 81 anni dopo le violenze naziste contro gli ebreidella “notte dei cristalli”. Secondo quanto riportato dai media locali citati dalla Bbc, le autorità hanno arrestato Jacob Vullum Andersen, 38 anni, leader del Nordic Resistance Movement (Nrm), attivo anche in Svezia, e un altro sospetto di 27 anni, accusando entrambi di gravi atti vandalici e crimine d’odio.
Negli scorsi giorni l’ambasciatore israelianoBenny Dagan ha visitato il cimitero di Randers, nel centro del Paese, dove alcune lapidi sono state infrante e altre imbattate con vernice verde. “E’ un campanello d’allarne per tutti sulla necessità di prendere in più seria considerazione l’antisemitismo“, ha detto il diplomatico. L’attivista neonazistaha negato ogni coinvolgimento, ma ai microfoni dell’emittente danese TV2 ha dichiarato: “Pensiamo sia positivo il fatto che le persone abbiano finalmente preso atto e riconosciuto che il potere ebraico e le infiltrazioni ebraiche nella società sono estremamente dannose e indesiderabili”. Secondo TV2 e un’altra emittente danese, gli investigatori avrebbero trovato tracce di vernice verde su oggetti appartenenti ad Andersen e all’altro sospetto.