I libri resistono davvero a tutto e il grande successo della trentaseiesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino ne è la prova. Un’edizione speciale, dal titolo “Vita immaginaria” come le vite che si possono esperire ed immaginare grazie ai libri e alle storie che la scrittura ci offre.
Un grande successo per la kermesse letteraria, che ha ufficialmente aperto le sue porte giovedì 9 maggio. Con i suoi 137 mila metri quadrati di superficie, un padiglione in più e oltre 2mila eventi che hanno riempito il Lingotto Fiere di avventori di tutte le età.
Tanti gli incontri a tema ebraico domenica. Dalle analisi geopolitiche di Maurizio Molinari, che con Elena Loewenthal e Marco Minniti ha analizzato l’importanza strategica del Mediterraneo, al misticismo di Kafka analizzato grazie al nuovo libro di Giorgio Fontana, passando per l’omaggio a Israel Joshua Singer autore di “Willy” – recentemente pubblicato per la prima volta in italiano da Giuntina – e presentato da Enrico Benella e Matteo Marchesini.
E poi Nathania Zevi con il suo nuovo libro “Il nemico ideale” (Rai libri) che ha dato vita ad un vivace dibattito legato all’antigiudaismo e ai miti da sfatare sugli ebrei. Tra gli ospiti di domenica anche Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico, accompagnata dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
Presente tra gli stand l’editoria ebraica e israeliana, che, come di consueto, ha offerto al pubblico del Salone un’offerta vasta tra novità e grandi classici della narrativa ebraica. C’era anche Shalom, presente per raccontare come l’editoria e la letteratura ebraica sia attiva nel panorama librario nonostante i boicottaggi e la difficile situazione cominciata a partire dallo scorso 7 ottobre. Un calendario fitto di incontri interessanti, in corso fino al 13 maggio. L’occasione perfetta per celebrare la lettura in tutte le sue forme, dalle grandi alle piccole realtà editoriali: tutte unite per dimostrare all’unisono l’importanza dei libri e dell’editoria.