Da qualche mese non si parla d’altro: “To-Lu” è il nuovo marchio Made in Italy che vuole mettere in risalto la complicità tra mamma e figlia che condividono gli stessi outfit. L’idea nasce da Jessica Sonnino, Fashion Designer molto conosciuta nella comunità ebraica. L’abbiamo incontrata nel suo show-room di Roma dove l’abbiamo intervistata.
Quando nasce il marchio “TO-LU”?
To-Lu inizia il suo percorso nel 2012 dalla mia grande passione per la moda e dall’esigenza di poter esprimere il mio stile unico nel suo genere. La forte identità, uno stile altamente personale e la qualità indiscussa sono i valori che contraddistinguono il mio brand. È un mondo che utilizza un linguaggio legato alla ricercatezza, al rapporto qualità prezzo, alla raffinatezza ed al gusto per una donna che vuole essere alla moda senza rinunciare alla comodità.
Come prendono forma le collezioni?
Nasce tutto da un’ispirazione, mi lascio trasportare dagli stimoli di ciò che mi circonda. Sono un’ottima osservatrice: mi basta toccare un tessuto per far nascere un’idea che, attraverso il suo fil rouge dettato da fantasie e texture, crea una nuova collezione che attualmente vanta circa 400 referenze a stagione. Il mondo è il mio estro. Proprio per questo viaggio spesso: per prendere il meglio del fashion nel mondo. Tessuti e filati sono selezionati per garantire ad ogni capo la massima originalità ed uniti ad un attento controllo di tutte le fasi di lavorazione, assicurano quell’importante vantaggio competitivo proprio del made in Italy che attualmente non tutte le aziende di moda hanno.
Quando è nata l’idea di creare una linea coordinata per mamme e bambine?
Sono mamma di due ragazze: Carlotta e Ludovica. Grazie a loro ho avviato il progetto “To-Lu Dolls” che risale a circa cinque anni fa. Sono stata la prima a dare spazio a tutte quelle mamme che volevano vestirsi in coordinato con le proprie figlie. L’idea è nata quasi per caso: quando mie figlie erano piccole volevo vestirle uguali a me, ma era impossibile perché mi resi ben presto conto che nessuna azienda produceva collezioni donna e bambina uguali. Le mie “dolls” sono uniche e fashion.
Progetti futuri?
Inizialmente ci siamo focalizzati su una distribuzione mirata per il multibrand, ma da due anni sono riuscita a sviluppare un format che vanta una propria webradio e una nota olfattiva che incanta il consumatore finale. Questo forte desiderio di espansione ci ha portato alla creazione di sette franchising e ne avremo altri otto in apertura entro il 2022. In tutta Italia ho una vasta rete di rappresentanti, ma speriamo di poter arrivare presto all’estero. Sono contenta dei risultati raggiunti, amo il mio lavoro e ogni mattina mi sveglio felice di poter fare ciò che desideravo da quando ero bambina. Ognuno di noi dovrebbe coltivare i propri sogni e il mio consiglio ai giovani è quello di crederci sempre!