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    ISRAELE

    I civili palestinesi hanno ‘negoziato con Hamas per vendermi’: il racconto dell’ex ostaggio

    L’ex ostaggio Nili Margalit ha raccontato lunedì alla rivista francese Le Point che sono stati i civili palestinesi a rapirla il 7 ottobre e che questi l’hanno “venduta” a Hamas. “Hanno negoziato con Hamas per vendermi. Quando sono stati pagati, sono stata portata direttamente in un tunnel”, ha detto la donna. La quarantaduenne del Kibbutz Nir Oz è stata intervistata dalla rivista francese come parte di un più ampio tour europeo per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli israeliani rapiti ancora prigionieri dei terroristi. Descrivendo come è stata svegliata alle 6,30 del mattino dalle sirene del suo kibbutz, Margalit ha raccontato di aver ricevuto numerosi messaggi in cui avvertivano della presenza dei terroristi nel suo kibbutz. Meno di 3 ore dopo, i terroristi palestinesi hanno dato fuoco alla sua casa e l’hanno trascinata fuori dalla sua camera bunker. “Hanno fatto esplodere tutto, messo a soqquadro la casa e dato alle fiamme tutto intorno a loro”, ha detto nell’intervista.
    Dopo aver spiegato la dinamica del rapimento, Margalit ha descritto come è stata portata a Gaza, avvolta in un lenzuolo bianco. La donna ha poi raccontato che i civili palestinesi erano al seguito dei terroristi e anche loro imbracciavano fucili Kalashnikov. Dopo essere arrivata al confine, Margalit ha detto di essere stata trasferita in un’auto e portata a Khan Yunis, dove è stata venduta a Hamas. Una folla di civili accompagnava le automobili acclamando i terroristi e rapitori in estasi. Una volta nelle mani di Hamas, Margalit è stata portata in una “sala di ricevimento” in un tunnel, dove ha detto di aver visto altri 30 ostaggi- alcuni anche da Nir Oz. Molti degli uomini israeliani avevano la faccia gonfia e le gambe ferite per essere stati trascinati in moto, ha ricordato la donna. Successivamente, Margalit ha informato i suoi rapitori che era un’infermiera del pronto soccorso. “Aiutare era il mio modo di sopravvivere”, ha detto.
    Così è stata poi trasportata in un dormitorio per dieci ostaggi, dove ha detto di essere stata nutrita solo con pane e riso. “C’erano persone che urlavano, piangevano, ridevano, è normale quando metti dieci esseri umani nella stessa stanza. – ha ricordato – Ma ci siamo sempre sostenuti a vicenda”.

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