Silvio Berlusconi, torna a ribadire, dopo le polemiche per l’astensione in Aula, sulla vicenda della Commissione Segre che “non si può mettere in dubbio la nostra e la mia personale coerenza su un tema di straordinario valore morale e civile come l’amicizia con il popolo ebraico e lo Stato d’Israele“. Il leader di Forza Italia, scrive una lettera pubblicata in prima pagina dal ‘Giornale’, in cui, tra l’altro ricorda “la nostra radicale opposizione ad ogni forma di antisemitismo vecchio e nuovo, un pericolo che io stesso tante volte ho denunciato” ricordando che l’Olocausto “è stato il male assoluto, sul quale non è tollerabile alcun revisionismo, negazionismo o sottovalutazione”. Per Berlusconi “su questi temi, e sulla nostra fermissima opposizione ad ogni intolleranza e ad ogni totalitarismo di destra come di sinistra, la nostra storia parla per noi”. “Ho imparato questo valore, il grande valore della libertà, da mio padre, esule in Svizzera per non essere arrestato dai nazifascisti, e da mia madre che, incinta, rischiò la vita per sottrarre a un soldato nazista una donna ebrea destinata ai campi di sterminio”, rivela l’ex premier, ricordando quanto fatto dai suoi genitori. (Sai/AdnKronos)