“Esprimo sdegno e profonda preoccupazione per la decisione del Senato accademico dell’Università di Torino di non collaborare con le Università e i centri di ricerca israeliani”: queste le parole del presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun diramate in una nota in merito alla decisione dell’ateneo di non partecipare al bando 2024 del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la raccolta di progetti di collaborazione tra le istituzioni di ricerca italiane e israeliane. La votazione del Senato accademico si è svolta al termine di un’assemblea che si è tenuta nell’Aula magna del Rettorato dove gli studenti dei collettivi ‘Cambiare Rotta’ e ‘Progetto Palestina’ avevano interrotto la riunione chiedendo il “boicottaggio accademico” nei confronti di Israele.
“Boicottare non è quasi mai un buon esercizio di tolleranza, ma qui a essere boicottata è anzitutto la democrazia” ha aggiunto Fadlun nella nota. “Mi rivolgo alle cariche istituzionali e a tutte le forze politiche perché venga ribadito e ripristinato il rispetto della libertà e della democrazia a difesa di diritti intangibili, a partire dal mondo accademico e universitario che ne dovrebbe essere il tempio” è stato l’appello che ha lanciato il Presidente della Comunità di Roma, il quale ha anche ricordato che “le leggi razziali del 1938 sono state precedute e seguite da una propaganda antisemita che è passata attraverso le Università e gli ambienti accademici, e ha portato all’epurazione, alla persecuzione e all’esilio di almeno 200 tra ricercatori e professori universitari, tra cui Rita Levi Montalcini. La nostra Comunità di Roma ne fu duramente colpita”.
“Ormai si è superata ogni linea rossa e la preoccupazione per la situazione universitaria dilaga” ha dichiarato invece all’ANSA la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni. “Facciamo un appello a Meloni, a Bernini e alla presidente della Crui Iannantuoni, affinché la definizione dell’International Holocaust Remembrance Alliance sull’antisemitismo sia recepita a pieno da tutte le Università italiane” ha proseguito la presidente, sottolineando come “ogni forma di boicottaggio e demonizzazione, sono antisemitismo”. “L’Università italiana non si può piegare alle irruzioni e alle distorsioni” ha concluso.