Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres non è riuscito a condannare adeguatamente l’attacco del 7 ottobre di Hamas perché le vittime erano ebree, secondo quando sostenuto dal ministro degli Esteri Israel Katz in una lettera ufficiale pubblicata lunedì.
“La tua riluttanza a prendere una posizione internazionale decisiva contro le atrocità commesse da Hamas e dai suoi gruppi terroristici affiliati e l’accanimento nel criticare Israele perennemente segnala un pregiudizio angosciante”, ha scritto Katz nella lettera inviata a Guterres.
“Se le vittime non fossero state di origine ebraica, il tuo ufficio avrebbe risposto in modo molto più forte” ha detto Katz. Nella sua lettera, il ministro ha invitato le Nazioni Unite a dichiarare Hamas un’organizzazione terroristica, prima del dibattito del Consiglio di sicurezza che avrà luogo in questi giorni e tratterà dell’attacco del 7 ottobre.
“La necessità di dichiarare Hamas come organizzazione terroristica e di imporre severe sanzioni come quelle imposte ad Al Qaeda e Daesh è indiscutibile”, ha aggiunto Katz, esortando, inoltre, Guterres a fare di più per garantire il “rilascio immediato e incondizionato” di tutti i restanti 134 ostaggi a Gaza. “La tua risposta alle atrocità commesse da Hamas è inaccettabile. Il tuo silenzio, come documentato nel recente rapporto delle Nazioni Unite, sugli atti violenti che vengono perpetrati anche gli ostaggi, non è solo inadeguato ma anche offensivo” continua Katz.
Il dibattito dell’UNSC, tenuto su richiesta degli Stati Uniti, della Francia e del Regno Unito, si concentrerà sulla relazione scritta da Pramila Patten, Rappresentante speciale delle Nazioni Unite. Un documento che ha come tema la violenza sessuale nei conflitti. La relazione nasce perché sono sorti “ragionevoli motivi” per credere che Hamas e i gruppi terroristici affiliati abbiano commesso atti di violenza sessuale contro le sue vittime durante il massacro avvenuto il 7 ottobre ai danni d’Israele. L’incontro segnerà un momento cruciale, in quanto rappresenta la prima volta storica in cui l’UNSC discute pubblicamente il tema delle violenze sessuali legate al 7 ottobre.