Una rara moneta, risalente al periodo della rivolta di Bar Kochba (132 e.v), è stata ritrovata nella Riserva Naturale di Mazuq Ha-he’teqim, nel deserto della Giudea. Da un lato è scritto in antico alfabeto ebraico “Eleazar il sacerdote” con l’immagine di una palma da dattero, dall’altro “Anno primo della redenzione d’Israele” con un grappolo d’uva.
A portarla alla luce, insieme ad altre tre monete dello stesso periodo con l’iscrizione “Shimon”, un team di archeologi del Judean Desert Survey Project dell’Autorità Israeliana per le Antichità (IAA), il cui scopo è recuperare i preziosi manufatti prima che vengano sottratti dai saccheggiatori. Lo scavo è effettuato in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e l’Ufficio Archeologico per l’Amministrazione Militare della Giudea e Samaria.
Esistono diverse ipotesi sull’identità del sacerdote Eleazar. Secondo gli studiosi, potrebbe riferirsi a Rabbi Eleazar Hamod’ai, vissuto ai tempi di Rabbi Akiva, allievo di Rabbi Yohanan ben Zakai. Si pensa che abbia svolto un ruolo religioso significativo al tempo della rivolta di Bar Kochba e che abbia vissuto nella città di Beitar. Il Talmud racconta che morì proprio in questa città,probabilmente durante la rivolta. (Talmud di Gerusalemme: Ta’anit 4:5).
Dal 2017, l’Unità di prevenzione dei furti archeologici dell’IAA sta esplorando sistematicamente il deserto della Giudea. Tra i reperti scoperti in questi sette anni ci sono frammenti di rotoli dei Dodici Profeti Minori, quattro spade romane e il più antico cesto mai ritrovato.
“Gli scavi nel deserto della Giudea non finiscono mai di stupirci. – ha detto Eli Escuzido, direttore dell’IAA – Ci auguriamo che anche in questa stagione si possano fare importanti ritrovamenti”.