Un’ex Miss Iran, Bahareh Zare Bahari, e’ bloccata da una settimana in un aeroporto delle Filippine e supplica le autorita’ di concederle l’asilo per non finire in carcere nel Paese di origine. L’ex regina di bellezza denuncia di essere ricercata dal regime di Teheran per le sue dichiarazioni critiche espresse in passato e per il suo sostegno agli oppositori del regime. Ora teme di essere estradata, quindi torturata e giustiziata in patria con accusa di alti tradimento. A suo carico le autorita’ iraniane hanno gia’ lanciato un’allerta rossa all’Interpol, motivo per il quale la donna e’ stata fermata all’aeroporto internazionale Ninoy Aquino di Manilla, quando ha cercato di entrare nel paese lo scorso 17 ottobre.
In particolare, a dare fastidio al regime degli ayatollah di Teheran, è stato il poster di Reza Pahlavi, ex principe della corona iraniana e duro oppositore del regime, che la regina di bellezza ha esibito lo scorso anno durante il concorso Miss Intercontinentale svoltosi a Manila.
Da anni la Bahari ha un legame stretto con le Filippine, Paese in cui ha studiato odontoiatria dal 2014 e a destinazione del quale ha sempre viaggiato liberamente, fino all’arresto della scorsa settimana. “Il regime dell’Iran sta facendo il massimo per cercare di deportarmi da 9 mesi a questa parte, ma finora senza riuscirci. Stanno alimentando un caso falso per riportarmi nel Paese”, ha dichiarato l’ex Miss al quotidiano locale Philippine Star.
Un portavoce del ministero della Giustizia filippino ha assicurato che la domanda di asilo di Bahari “sara’ esaminata “a tempo debito”. Nel frattempo, ha sottolineato Phil Robertson di Human Rights Watch, “nessuna azione dovrebbe essere presa nei suoi confronti in quanto la segnalazione rossa a Interpol e’ nulla dal momento in cui la persona citata e’ un rifugiato che scappa dal paese che l’ha diramata”.