Un morto e 11 feriti, di cui uno grave. Questo il bilancio dell’attentato vicino a un posto di blocco tra Gerusalemme e Ma’ale Adumim. Tre palestinesi hanno aperto il fuoco con armi automatiche contro dei civili in attesa di passare al checkpoint di Az-Za Ayyam, vicino all’omonima città della Giudea e Samaria. Nella sparatoria è rimasto ucciso un uomo sui vent’anni e una donna incinta di 23 anni è in condizioni gravi. Altre quattro persone sono in condizioni moderate, tra cui due donne, una di 30 e una di 52 anni, e due uomini, uno di 23 e uno 51 anni, ha affermato il Maghen David Adom.
Testimoni oculari hanno riferito che i terroristi correvano lungo le file di auto in attesa nel traffico, sparando contro i veicoli. Un video, girato da un passeggero su un autobus mostrava persone in preda al panico che abbandonavano le loro auto e correvano lungo la strada per sfuggire agli spari.
Due terroristi sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco dalle forze di sicurezza e da civili armati presenti sul posto. Il terzo uomo armato è inizialmente fuggito, prima di essere neutralizzato dalle forze dell’ordine. Le immagini condivise dalla polizia hanno mostrato che i tre, residenti nella zona di Betlemme, erano armati di fucili d’assalto, mitragliatrici improvvisate e una granata. Lo Shin Bet ha identificato i terroristi come Muhammad Zawahra, 26 anni, e suo fratello Kathem Zawahra, 31 anni, entrambi residenti nel villaggio di Ta’amra, e Ahmed Al-Wahsh, 31 anni, residente a Za’atara.
Hamas ha rilasciato una dichiarazione elogiando l’attacco terroristico vicino a Ma’ale Adumim e definendo la sparatoria mortale “una risposta naturale” alla guerra a Gaza.
Il sindaco di Ma’ale Adumim, Benny Kashriel, ha affermato all’emittente pubblica Kan che “dozzine di volte abbiamo allertato le forze di sicurezza della preoccupazione di attacchi terroristici su quella strada”. Kashriel ha inoltre chiesto che vengano aggiunte ulteriori corsie al posto di blocco per accelerare il movimento attraverso la strettoia, oltre a separare i veicoli israeliani da quelli palestinesi. Infatti secondo diversi politici locale le lunghe file ai check point sono una trappola mortale.
Un morto e 11 feriti, di cui uno grave. Questo il bilancio dell’attentato vicino a un posto di blocco tra Gerusalemme e Ma’ale Adumim. Tre palestinesi hanno aperto il fuoco con armi automatiche contro dei civili in attesa di passare al checkpoint di Az-Za Ayyam, vicino all’omonima città della Giudea e Samaria. Nella sparatoria è rimasto ucciso un uomo sui vent’anni e una donna incinta di 23 anni è in condizioni gravi. Altre quattro persone sono in condizioni moderate, tra cui due donne, una di 30 e una di 52 anni, e due uomini, uno di 23 e uno 51 anni, ha affermato il Maghen David Adom.
Testimoni oculari hanno riferito che i terroristi correvano lungo le file di auto in attesa nel traffico, sparando contro i veicoli. Un video, girato da un passeggero su un autobus mostrava persone in preda al panico che abbandonavano le loro auto e correvano lungo la strada per sfuggire agli spari.
Due terroristi sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco dalle forze di sicurezza e da civili armati presenti sul posto. Il terzo uomo armato è inizialmente fuggito, prima di essere neutralizzato dalle forze dell’ordine. Le immagini condivise dalla polizia hanno mostrato che i tre, residenti nella zona di Betlemme, erano armati di fucili d’assalto, mitragliatrici improvvisate e una granata. Lo Shin Bet ha identificato i terroristi come Muhammad Zawahra, 26 anni, e suo fratello Kathem Zawahra, 31 anni, entrambi residenti nel villaggio di Ta’amra, e Ahmed Al-Wahsh, 31 anni, residente a Za’atara.
Hamas ha rilasciato una dichiarazione elogiando l’attacco terroristico vicino a Ma’ale Adumim e definendo la sparatoria mortale “una risposta naturale” alla guerra a Gaza.
Il sindaco di Ma’ale Adumim, Benny Kashriel, ha affermato all’emittente pubblica Kan che “dozzine di volte abbiamo allertato le forze di sicurezza della preoccupazione di attacchi terroristici su quella strada”. Kashriel ha inoltre chiesto che vengano aggiunte ulteriori corsie al posto di blocco per accelerare il movimento attraverso la strettoia, oltre a separare i veicoli israeliani da quelli palestinesi. Infatti secondo diversi politici locale le lunghe file ai check point sono una trappola mortale.