Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    “Era come un film horror”: il racconto della prigionia di Hagar Brodutch

    Hagar Brodutch ha raccontato a Kan News le terribili condizioni che lei e i suoi figli hanno dovuto patire quando erano ostaggi dei terroristi. Hagar (39 anni) è stata catturata a Kfar Aza insieme ai suoi figli Ofri (10 anni), Yuval (8 anni) e Oriya (4 anni), mentre il marito Avichai li aspettava preoccupato.
    Ricordando la sua cattura, Hagar ha descritto il 7 ottobre come un “film horror”. Quel giorno nei campi di Kfar Azza c’erano tanti terroristi che guidavano spericolatamente verso Gaza. “Quando siamo arrivati” ha raccontato, “c’erano folle che gioivano per le strade, mi hanno tirata per i capelli e mi hanno graffiata”.
    Un terrorista, secondo quanto raccontato da Hagar, aveva catturato Orly, bambina israeliana di 10 anni, e la mostrava alla folla.
    Il periodo di prigionia è stato duro. I terroristi mangiavano mentre lasciavano morire di fame gli ostaggi. Hagar ha spiegato che davano loro da mangiare una pita al giorno, mentre loro mangiavano altro, come le uova. “I bambini stavano impazzendo per l’odore. Anche una tazza di tè, quando stai morendo di fame, può far impazzire un bambino di 4, 8 o 10 anni per il profumo”.
    Hagar non vuole dimenticare gli ostaggi non ancora liberati e pensa che stiano vivendo un’esperienza ancora peggiore di quella che hanno dovuto affrontare lei e i suoi bambini. In particolare, pensa alle terribili condizioni in cui stanno vivendo ora che è arrivato l’inverno e il freddo.

    CONDIVIDI SU: