Hila Rotem è una degli ostaggi liberati dai
terroristi di Hamas sabato 25 novembre. Ha 13 anni e il 7 ottobre si trovava
nel rifugio della sua casa nel Kibbutz Be’eri insieme alla madre Raya e ad una
amichetta, Emily Hand. Tutte e tre sono state rapite dai terroristi e portate
nella Striscia di Gaza.
Hila ed Emily sono tra le tredici persone liberate
sabato sera da Hamas nell’ambito della tregua militare che ha visto Israele
liberare 39 prigionieri palestinesi e far entrare nella Striscia camion che
trasportavano aiuti umanitari.
Lo zio di Hila, Yair, intervistato alcuni giorni fa
da Shalom ha raccontato che Hila si diverte a fare pedicure e manicure, adora
mangiare il sushi e ama il kibbutz. Yair ha descritto la nipotina come una
bambina dolce e naïve che ama giocare con gli animali. Hila ha tanti hobby,
dallo skateboard a tiktok. La sera del 6 ottobre, prima del terribile attacco
terroristico di Hamas, Hila aveva ospitato Emily Hand per un pigiama party tra
amiche.
Tra i prigionieri che Hamas avrebbe dovuto liberare
vi era anche la madre di Hila, Raya, che tuttavia si trova ancora a Gaza.
Secondo gli accordi, infatti, Hamas non avrebbe dovuto separare madri e figli.
Dopo aver riabbracciato lo zio Yair, che nelle ultime settimane si è battuto
nella speranza che la nipotina e la sorella tornassero a casa, Hila ha
dichiarato alla stampa israeliana che è stata separata dalla madre due giorni
prima di venire liberata dai terroristi.
«Mamma è stata con me per tutto il periodo della
prigionia. Hamas ci ha separate due giorni prima del mio rilascio. Le condizioni
di mia madre erano buone. Stavamo insieme ad Emily. Hamas ci ha avvertite che
c’è stata una interruzione dei combattimenti e che ci stavano liberando» ha
spiegato Hila.
Yair Rotem, anche lui sopravvissuto al massacro del
kibbutz da parte dei terroristi,
parlando della sorella a Shalom ha detto che: «Mia sorella Raaya è una
donna onesta. Non ha mai fatto del male a nessuno. Voleva sempre aiutare
tutti».