Un padre che protegge la figlia dai razzi con un rotolo della Torah. Questo è ciò che è rappresentato su un murale realizzato accanto alla sinagoga del kibbutz di Ofakim dai ragazzi del programma “Youth at Risk” (‘Gioventù a rischio’) del Keren Kayemeth Leisrael – KKL.
Lo scorso 7 ottobre il kibbutz è stato colpito dall’assalto di Hamas costato la vita a 52 residenti. I ragazzi, tra i 14 e i 18 anni, con questa opera hanno voluto rendere omaggio alle persone che hanno avuto il coraggio di difendere la comunità in quel terribile giorno.
Il programma del KKL è rivolto ai giovani disagiati e ha lo scopo di reintegrarli attraverso diversi percorsi. I ragazzi ricevono un’istruzione sionista, tutoring personale, formazione professionale, competenze e incoraggiamento per intraprendere il servizio nell’IDF e per il servizio nazionale.
Questa iniziativa rientra nel piano globale del KKL per aiutare i residenti sfollati nelle regioni meridionali. Tra le varie misure, il piano prevede il sostegno a famiglie sfollate attraverso attività di svago e la destinazione di risorse specifiche per persone con disabilità, dimostrando così un impegno nel fornire un aiuto completo e inclusivo a tutte le persone coinvolte.
“Nel mezzo della profonda oscurità che è caduta su di noi il 7 ottobre – ha detto Shimon Abuhatzira, direttore del dipartimento “Youth at Risk” – fanno luce numerose storie di eroismo, in particolare tra i coraggiosi residenti di Ofakim. Il KKL è impegnato ad assistere nel recupero delle comunità sfollate e saremo al fianco dei residenti di Ofakim in ogni fase del percorso”.