“Siamo molto preoccupati per la sorte degli ostaggi nelle mani di Hamas” dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Ue ricordando di avere incontrato ieri alcuni familiari delle vittime e degli ostaggi. “Richiediamo con forza il rilascio degli ostaggi a partire da donne, bambini e anziani”. Meloni sottolinea “la brutalità con la quale Hamas si è accanito contro civili inermi, non risparmiando neppure donne, bambini e anziani. La ferocia che abbiamo visto e il tentativo di disumanizzare quello che si ritiene essere il nemico sono concepibili solo quando il fanatismo religioso e ideologico riesce ad obnubilare la ragione e annichilire il senso di umanità. Da italiani, e da europei, è un qualcosa che ci spaventa molto, perché sono immagini che abbiamo già visto più volte nella nostra storia, e che ha assunto la forma più atroce nella persecuzione del popolo ebraico”. Standing ovation nell’emiciclo di Palazzo Madama per le parole della premier.
Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto incontra la delegazione di alcuni dei familiari israeliani assassinati e rapiti da Hamas nel corso del brutale attacco terroristico del 7 ottobre scorso, accompagnati dall’Ambasciatore d’Israele in Italia Alon Bar. “Il mio impegno a far liberare gli ostaggi va oltre la mia profonda amicizia con Israele, è un impegno che prendo perché dobbiamo combattere queste atrocità. Ed è un impegno che continuerò a mantenere vivo perché è come se loro fossero dei miei parenti”, dice Crosetto. “Quello che posso fare è cercare di parlare con chi ha rapporti con Hamas e tentare ogni azione possibile per liberare gli ostaggi. L’ho fatto nei paesi in cui sono stato e continuerò a farlo come se fossero tutti miei familiari”.
“Siamo fortemente impegnati perché ci sia una de-escalation in Medio Oriente -spiega poi il ministro degli esteri Antonio Tajani – lavoriamo perché non ci sia un coinvolgimento di Libano e Iran, per la liberazione degli ostaggi anche se purtroppo i tre italiani sono morti e perché si possa permettere ai 14 italiani che sono nella striscia di Gaza di essere accompagnati al Cairo e tornare in Italia. Queste sono le nostre priorità”.
Anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana riceve la delegazione israeliana. “Dopo aver ascoltato le testimonianze strazianti dei presenti, ribadendo tutto il proprio sostegno e il contatto costante sia con l’Ambasciata di Israele in Italia sia con il Presidente della Knesset, Amir Ohana, il Presidente Fontana ha sottolineato come la liberazione degli ostaggi sia un dovere per la comunità internazionale”. Il Presidente Fontana auspica che l’opinione pubblica europea maturi maggiore consapevolezza dell’orrore avvenuto lo scorso 7 ottobre in quanto sicurezza e lotta al terrorismo sono priorità inderogabili per l’affermazione e la difesa della pace e della libertà”.
Dall’opposizione interviene Emma Bonino. “Hamas sta cercando in tutti i modi possibili di tirare dentro questo scontro, preparato da mesi o anni, tutte le cosiddette piazze arabe. Perché Hamas sa che se rimane da sola non può perseguire il suo obiettivo ideologico di distruggere Israele e cancellarla dalla faccia della Terra. La preoccupazione più grande sono gli ostaggi e l’entrata direttamente di Hezbollah e quindi di Libano e per traino Iran, nel conflitto”, dice la leader di +Europa. “Penso – aggiunge Bonino- che le parole di oggi di Erdogan debbano essere lette come un avvertimento: siamo pronti a entrare, state attenti. È un obiettivo ideologico, cioè cancellare Israele dalla faccia della terra. Penso che, come ha detto Biden, Israele non debba cadere nella trappola commettendo gli stessi errori di Usa in Afghanistan o Iraq, ma questo pone Israele nella trappola di reagire, ma senza sapere come”, conclude Bonino.
I senatori del Pd presentano una risoluzione messa a punto dopo le Comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 26-27 ottobre. Il Pd chiede di “promuovere un ruolo sempre più coeso e autorevole dell’Unione europea come interlocutore primario ed unitario nelle relazioni internazionali e nell’individuazione di soluzioni politiche per la risoluzione dei conflitti in corso, cui l’Italia deve contribuire recuperando incisività e credibilità internazionale”. E invita il Governo “ad attivarsi immediatamente in merito alla situazione in Medio Oriente, affinché l’Italia partecipi e sostenga ogni iniziativa, sia in seno all’Unione europea sia insieme ai nostri alleati e alle organizzazioni internazionali, che consenta di giungere alla liberazione di tutti gli ostaggi, di evitare l’escalation militare, di proteggere le popolazioni civili e garantire ad Israele il diritto di esistere e difendersi nel rispetto del diritto internazionale e umanitario.