L’attacco compiuto domenica scorsa da due droni attribuiti a Israele sulla periferia sud della capitale libanese Beirut avrebbe “preso di mira una struttura di stoccaggio di macchinari iraniani che si ritiene siano utili per migliore la precisione di missili. Lo scrive il Times. Il rapporto, che cita fonti di sicurezza libanesi che indagano sul caso, afferma che il macchinario, “miscelatore planetario industriale”, viene utilizzato per miscelare propellenti a combustibile solido, in particolare per migliorare la precisione di missili.
Domenica, la milizia libanese filo-iraniana di Hezbollah ha parlato di due droni carichi di esplosivo schiantati a Beirut, affermando che uno di loro ha causato gravi danni al centro media del Partito di Dio, mentre l’altro sarebbe stato “abbattuto da ragazzi che lanciavano pietre”, come sostenuto dal leader del movimento sciita Hassan Nasrallah. Poco prima dell’incidente di Beirut, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’esercito israeliano, riferendosi ad un attacco missilistico contro una base militare siriana vicino a Damasco avvenuto il giorno prima, hanno detto che “l’attacco ha sventato un complotto iraniano per colpire un obiettivo israeliano dal territorio siriano”.