È venuta a mancare Grazia Di Veroli personaggio di grande sensibilità e impegno sociale sia nella Comunità ebraica di Roma che nella vita della città. Grazia Di Veroli per anni si è impegnata, in qualità di consigliere ANED (Associazione nazionale ex deportati) di Roma, ad un incessante lavoro di didattica della Shoah, e in difesa dei valori democratici e antifascisti della nostra società. Un impegno verso la difesa della Memoria che aveva caratterizzato la vita di Grazia Di Veroli fin dalla sua formazione. Nata a Roma nel 1961, si era infatti laureata in pedagogia con una tesi sui campi di sterminio, conseguendo successivamente il Master in didattica della Shoah e partecipando a diversi corsi di specializzazione sulla storia della Deportazione nazista, sia in Italia che all’estero. Aveva collaborato con ricerche, scritti e interviste a mostre e convegni, nonché a film (Il servo ungherese di M. Piesco e G. Molteni) e documentari televisivi (Roma 1944. L’eccidio delle Ardeatine).
“Se ne va una cara amica – ha dichiarato la presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello – una donna che ha dedicato la sua intera esistenza alla difesa della Memoria e a combattere l’antisemitismo e qualsiasi deriva razzista e intollerante. Un impegno costante che non è mai mancato volto ad insegnare e a ricordare alle nuove generazioni le tragedie del nazifascismo. Un esempio di questo instancabile impegno svolto da Grazia Di Veroli – ha proseguito Dureghello – è il lavoro svolto con determinazione nel recuperare i luoghi della Memoria della città di Roma e nel riportare l’attentato della cittadinanza al Muro dei deportati, che si trova nel cimitero del Verano. Di fronte a questo Muro della Memoria – ha concluso il presidente della Comunità ebraica di Roma – ci siamo commosse nelle diverse manifestazioni e celebrazioni che Grazia Di Veroli aveva organizzato. Sia il suo ricordo di benedizione”.