Il prossimo 22-24 ottobre segnerà un importante ritorno nella formazione degli studenti romani: in quei giorni, infatti, si svolgerà un viaggio della memoria con oltre 200 ragazzi di quarte e quinte superiori di otto scuole diverse che visiteranno i campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau. Un ritorno dopo lo stop imposto dalla pandemia da Covid-19 negli ultimi anni, che cade in una data significativa, in corrispondenza dell’80esimo anniversario del 16 ottobre 1943, quando avvenne il rastrellamento degli ebrei romani e la successiva deportazione.
L’iniziativa è del Campidoglio insieme alla Città Metropolitana di Roma, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma e con la Fondazione Museo della Shoah.
“Finalmente possiamo tornare nei luoghi fisici della Memoria. Lo facciamo con un grande senso di responsabilità istituzionale e umana. È importante che i giovani studenti vedano con i propri occhi cosa successe in quegli anni bui, quando la barbarie nazista mieteva le sue vittime nei campi di concentramento e sterminio. Sentire dalla viva voce dei testimoni cosa accadeva e vedere coi propri occhi i luoghi dove avvenivano quelle enormi atrocità, serve a tenere vivo il ricordo delle tragedie che hanno segnato il secolo scorso a partire dalla Shoah, il più grande crimine dell’umanità” ha commentato il Sindaco di Roma e della Città Metropolitana di Roma Capitale, Roberto Gualtieri.
“È iniziata l’organizzazione del viaggio della memoria che attraverserà Cracovia e Auschwitz-Birkenau – hanno dichiarato l’assessora alla Scuola, Formazione, Lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli, e il consigliere di Città Metropolitana Delegato ad Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci – Ai ragazzi e alle ragazze delle nostre scuole vogliamo dare la possibilità di vivere un’esperienza profondissima, che serve a conoscere, ma soprattutto a diffondere cultura, capacità critica e consapevolezza di quanto accaduto. A questo scopo non c’è alleato migliore della scuola, che siamo convinti essere il luogo per eccellenza che si incarica di trasmettere e coltivare memoria viva. Abbiamo un grande obiettivo: quello di ricordare per formare una nuova generazione di testimoni, capace di guardare al futuro forte dei valori della democrazia, libertà e uguaglianza. Costruire una società più giusta e solidale passa anche da qui”.