Anna Vera Viva ci prende per mano in questo romanzo e ci porta lontano, in un luogo in cui la scrittrice costruisce una storia densa di noir e fascino che alterna abilmente passato e presente.
Il rione Sanità di Napoli nasconde qualcosa di oscuro, un delitto per la precisione. Un anziano ebreo viene trovato morto e un bambino, che forse è l’unico amico dell’uomo, si rivolge a padre Raffaele per indagare su quanto è successo. Tanti interrogativi che rimangono sospesi, fino a che, indagando su questa torbida vicenda, l’uomo si ritroverà a rievocare le pagine più tristi della storia del Novecento. Tra i vicoli della Sanità questo romanzo prende forma regalando al lettore una storia intrigante e piena di colpi di scena, mixando con maestria generi diversi. I luoghi, i personaggi e i tempi riescono a costruire una storia avvincente e mai banale. Un passato che come un fantasma aleggia su un presente dominato dalla corruzione e da uomini pericolosi in cui la storia dei singoli riflette sulla storia di un’Italia intera. Scrittura ammaliante e trama originale fanno di questo libro un perfetto compagno di vacanza per l’estate.