Dopo che Adolf Hitler ordinò che la sinagoga principale di Monaco fosse demolita nel giugno 1938, nessuno sapeva cosa fosse accaduto alle macerie. Questo almeno fino alla scorsa settimana. Le squadre di costruzione che lavoravano attualmente su una diga fluviale hanno portato alla luce circa 150 tonnellate di colonne di pietra e una tavoletta recanti i Dieci Comandamenti in ebraico, che potrebbero appartenere proprio a quella sinagoga.
Bernhard Purin, il direttore del Museo Ebraico di Monaco, ha condiviso che sono stati trovati a 7 o 8 miglia di distanza dal sito della sinagoga, che è stato convertito in un parcheggio e ora ospita un grande magazzino e un monumento all’edificio originale. I ricercatori del sito hanno contattato le autorità tedesche per la protezione del patrimonio e poi Purin, esperto di sinagoghe, che ha spiegato come sin da subito ha capito da dove provenissero le macerie.
“È stato un giorno molto insolito nella mia carriera professionale, è davvero incredibile ritrovare i resti di una sinagoga in un fiume”, ha detto Purim in un’intervista. Ora le pietre pesanti saranno accuratamente trasportate in un altro sito per un ulteriore esame, una ricerca che potrebbe richiedere fino a due anni. Questo ritrovamento accredita l’ipotesi che possano esserci altre parti della sinagoga nel fiume, ma ciò sarà chiarito solo man mano che la ristrutturazione della diga progredirà nelle prossime settimane.
Nel frattempo, gli esperti cercheranno di capire quali parti della sinagoga siano state conservate, usando le foto del sito originale.
Il sindaco di Monaco Dieter Reiter ha descritto la scoperta come un “una vera fortuna”, ha riferito la BBC. Il suo team ha condiviso in una nota che è dovere della città proteggere e restituire i risultati alla comunità ebraica.
Il Progetto di Purin è quello di vedere le rovine utilizzate per onorare la vita ebraica a Monaco prima della Shoah, in cui furono assassinati 6 milioni di ebrei europei. Oggi, la città ospita circa 9.000 ebrei, su circa 1,5 milioni di residenti.
“Penso che la cosa più importante sia che questo luogo possa diventare qualcosa di simile a un monumento, questo lo dobbiamo alla storia e alla cultura ebraica di Monaco”.
La sinagoga di Monaco fu una delle prime in Germania ad essere abbattuta durante il dominio di Hitler. L’edificio era stato il centro della vita ebraica e un importante punto di riferimento di Monaco. L’enorme edificio fu progettato dall’importante architetto tedesco Albert Schmidt e inaugurato nel 1887. Aveva più di 1.500 posti a sedere e fungeva da sinagoga principale della città. Era in uso da appena mezzo secolo quando Hitler ordinò la sua demolizione nel giugno 1938, pochi mesi prima che la Kristallnacht tra il 9 e il 10 novembre causasse la distruzione di centinaia di sinagoghe in tutto il Paese.
La demolizione della sinagoga fu, secondo gli storici, una sorta di “test” per la Kristallnacht, per verificare come il pubblico tedesco avrebbe reagito alla distruzione di una sinagoga. Il rabbino della congregazione ricevette all’epoca un preavviso di alcune ore sulla demolizione della sinagoga e centinaia di membri della comunità lavorarono per tutta la notte per mettere in salvo i rotoli della Torah e altre proprietà dall’edificio.
Solo dopo la guerra il comune rimborsò alla comunità ebraica appena un settimo del valore della sinagoga e della vicina costruzione della comunità ebraica, secondo quanto riporta lo Yad Vashem, il memoriale della Shoah in Israele.