Il governo tedesco ha dichiarato venerdì di aver istituito una commissione internazionale di esperti per esaminare gli eventi che portarono all’attacco del 1972 alle Olimpiadi di Monaco. La decisione parte da un accordo raggiunto lo scorso anno con i parenti delle 11 vittime del team israeliano.
Prima dell’alba del 5 settembre 1972, otto membri di un gruppo palestinese chiamato Settembre Nero scavalcarono la recinzione del villaggio olimpico facendo irruzione nell’edificio in cui si trovava la squadra israeliana. Uccisero l’allenatore di wrestling Moshe Weinberg e il sollevatore di pesi Yossi Romano.
Alcuni atleti israeliani riuscirono a scappare ma nove vennero sequestrati. I carcerieri chiesero il rilascio di oltre 200 palestinesi detenuti da Israele e di due estremisti di sinistra tedeschi nelle carceri della Germania occidentale. Dopo una giornata di trattative, agli aggressori e ai loro ostaggi, venne permesso di partire a bordo di due elicotteri per l’aeroporto di Fuerstenfeldbruck, fuori Monaco. Tuttavia, i terroristi lanciarono una granata contro uno degli elicotteri che trasportava gli ostaggi, uccidendoli.
Il ministro dell’Interno Nancy Faeser ha sottolineato l’impegno della Germania per “una profonda rivalutazione di quanto accaduto”. La commissione “esaminerà rigorosamente il periodo prima e dopo” l’attacco, ha spiegato Faeser in una nota. “Per me è particolarmente importante che il loro lavoro affronti anche in modo approfondito il trattamento dei membri della famiglia dopo l’attacco”. A settembre, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier si è scusato per i molteplici fallimenti del suo paese prima, durante e dopo l’attacco, unendosi al suo omologo israeliano e ai parenti degli atleti uccisi in una cerimonia in occasione del 50° anniversario. La Germania ha anche accettato di riconoscere i fallimenti delle autorità dell’epoca e di avviare la revisione da parte di una nuova task force di storici. La dichiarazione del ministero dell’Interno tedesco sottolinea inoltre che il lavoro e i risultati del progetto di ricerca “saranno documentati in modo trasparente per il pubblico” e che anche altri esperti con “ulteriori competenze su vari argomenti” saranno inclusi nel lavoro del gruppo. Un primo incontro sul progetto è previsto intorno al 51° anniversario entro la fine dell’anno. Anche l’Istituto tedesco Leibniz per la storia contemporanea condurrà un progetto di ricerca di accompagnamento e aiuterà la commissione di esperti.
Ankie Spitzer, la vedova dell’allenatore di scherma Andre Spitzer, ha condiviso nella dichiarazione che le famiglie delle vittime “sono molto contente che la nostra richiesta di aprire gli archivi e istituire una commissione di storici sia stata onorata. Siamo grati agli illustri membri della commissione. Questo gesto è davvero importante per le famiglie”.
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