“L’uso della pratica tradizionale dello shidduch li aiuterà a trovare la loro anima gemella nel mondo di oggi?”. Con questa domanda Netflix ha presentato “Jewish Matchmaking”, un reality dove single ebrei dagli Stati Uniti e da Israele cercano l’amore attraverso una sensale.
La serie è nata come uno spin-off del popolare programma “Indian Matchmaking”, che è stato presentato per la prima volta nel 2020, venendo anche nominato per un Emmy. Nonostante sia stato criticato da molti, che hanno affermato che promuove stereotipi e classismo, il programma è già alla seconda stagione ed è stato rivisto in chiave ebraica con “Jewish Matchmaking”.
Provenienti da diversi background, sia anagrafici che religiosi, tutti questi single si sono rivolti a una sensale nella speranza di trovare finalmente l’anima gemella. A fare da “shadchan”, è Aleeza Ben Shalom, autrice, esperta di appuntamenti e blogger del Times of Israel, che vive con suo marito e cinque figli nella città di Pardes Channa, nel nord d’Israele.
In un’intervista per il sito E! News Ben Shalom ha spiegato la sua personale filosofia di matchmaking. “Al giorno d’oggi, siamo abituati a rivolgerci alla tecnologia per trovare l’amore”, ha detto. “Scarichiamo app e carichiamo profili. Scorriamo verso sinistra o scorriamo verso destra. Eppure, in qualche modo trovare “quello giusto” non è mai stato così difficile”. “Ed è qui che entro in gioco io” ha aggiunto, sottolineando come lei attinga alla “saggezza antica” applicandola al mondo moderno.
Composta da otto puntate, la serie tv “Jewish Matchmaking” sarà disponibile nel catalogo della piattaforma streaming a partire dal 3 maggio.