Chi è stato davvero Benito Mussolini? Ma soprattutto cosa è stato, e continua ad essere, il fascismo? Sono domande alle quali spesso è difficile trovare una risposta. Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore, tenta di dare forma alle risposte a queste domande nel suo nuovo libro “Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo” (Mondadori). Un testo che va in profondità, alle radici del fascismo e del suo leader, tentando di gettare ulteriore luce su un movimento politico che segnò indelebilmente la storia del Novecento.
Accurato storicamente e accompagnato da una scrittura profondamente scorrevole, questo testo disegna il profilo di Benito Mussolini a 360 gradi. Dalle vicende della vita privata, alla sua infanzia, dall’ambizione giovanile fino all’ascesa politica come leader del fascismo. Un testo che si legge tutto d’un fiato, ma che lascia un sapore amaro di dolore e rabbia per le tante storie, spesso poco note, di vittime della follia e della violenza fascista. L’interrogativo che rimane anche dopo aver concluso la lettura è semplice ma difficile da ammettere: il fascismo è davvero morto il 25 aprile 1945?