Un prete polacco è stato condannato per incitamento all’odio per i suoi sermoni contro gli ebrei. Padre Michał Woźnicki, sacerdote cattolico della città di Poznan, infatti, era sotto processo per un sermone dell’ottobre 2021. “Gli ebrei nel mondo hanno assunto il ruolo di sanguisughe, di zecche, che vivono sul corpo dell’ospite, conducendolo alla morte”, avrebbe detto nel sermone incriminato secondo quanto riportato dai media polacchi. Il prete avrebbe anche detto che gli ebrei sono in combutta con il diavolo.
Woźnicki è stato citato in tribunale dal gruppo Otwarta Rzeczpospolita, che si dedica alla lotta contro l’antisemitismo e la xenofobia in Polonia. “Questo non è stato il primo sermone antisemita di Woźnicki, ma il primo di cui si è occupato l’ufficio del pubblico ministero”.
A inizio febbraio è arrivata la condanna. Il sacerdote dovrà svolgere 30 ore di servizio comunitario al mese per i prossimi sei mesi, secondo l’ordine emesso da un giudice all’inizio di questo mese.
“Woźnicki è ben noto per le sue diatribe antisemite e le tirate anti-chiesa (ha chiamato papa Francesco un eretico, ndr)”, ha detto il rabbino capo della Polonia, Michael Schudrich, alla rivista ebraica americana Jewish Telegraphic Agency. “Il tribunale polacco ha emesso un chiaro verdetto secondo cui l’incitamento all’odio antisemita è illegale in Polonia. Siamo fiduciosi che i tribunali polacchi continueranno a ritenere altri colpevoli di questo crimine”.
Padre Michał Woźnicki sta affrontando sanzioni anche dalla Chiesa. Infatti, il prete polacco è stato sospeso dal suo pulpito. Essendo a tutti gli effetti ancora un sacerdote ordinato, la sua condanna è rivoluzionaria secondo l’associazione Otwarta Rzeczpospolita che ha insistito perché affrontasse le accuse.