Era
scomparso assieme a sua moglie da giorni sotto le macerie della città turca di
Antakya, distrutta dal terremoto. I corpi del leader della piccola comunità
ebraica locale Saul Cenudioglu e di sua moglie Fortuna sono stati trovati e
recuperati dai soccorritori israeliani. Lo ha dichiarato l’organizzazione di
soccorso ZAKA. La comunità ebraica di Antakya contava soltanto una dozzina di
anziani.
Questa
operazione rientra nel programma di aiuti dello Stato d’Israele che in queste
ore sta supportando le varie squadre di soccorso impegnate a trovare persone
intrappolate tra le macerie e sotto agli edifici distrutti dopo i devastanti terremoti
che hanno colpito Turchia e Siria.
“Dopo
tre giorni di sforzi e tentativi compiuti attraverso percorsi complessi, una
squadra di soccorso speciale composta da soldati del comando del fronte interno
[IDF] e volontari di ZAKA è arrivata ad Antakya, in Turchia, la scorsa
notte”, si legge nella dichiarazione di ZAKA.
I
soccorritori si sono diretti verso l’edificio in cui vivevano i coniugi
Cenudioglu e si sono messi al lavoro di ricerca “per molte ore e in
condizioni difficili”, ha detto ZAKA. “Purtroppo le persone
intrappolate sono state trovate senza vita”.
“In
questa fase, i volontari della delegazione israeliana in Turchia continuano i
loro sforzi per individuare segni di vita e salvare più civili dalle
rovine”, afferma la dichiarazione.
Martedì, un
rabbino di spicco della comunità ebraica turca, Mendel Chitrik, ha affermato
che la sinagoga locale di Antakya “non è in buone condizioni, ma non è stata
completamente distrutta. Ci sono crepe e ingenti danni” ha detto.