Dopo “M. Il figlio del secolo”, vincitore del Premio Strega 2019, e “M. L’uomo della provvidenza”, il terzo romanzo di Antonio Scurati pone l’attenzione sugli anni che vanno dal 1938 al 1940. È il maggio del 1938 e Mussolini è in attesa del convoglio che accompagnerà Hitler nella Capitale. L’Italia è da poco uscita Società delle Nazioni e si accinge a proclamare una serie di leggi che cambieranno la vita degli ebrei. Sono in molti, tuttavia, ad avere ancora un barlume di speranza nel credere ancora che la Storia può cambiare. È con toni giornalistici ma incredibilmente narrativi che Antonio Scurati porta per mano il lettore in quei giorni febbricitanti che cambiarono per sempre la storia del Novecento. È un racconto quasi corale, che analizza con dovizia di particolari il punto di vista di tutti coloro che gravitarono attorno a Mussolini. Accuratezza storica e analisi quasi chirurgica fanno di questo romanzo storico un testo monumentale.