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    I 20 anni del Museo Ebraico di Pitigliano: lo scrigno di memoria della ‘’Piccola Gerusalemme’’

    Alcuni la chiamano “la Piccola Gerusalemme”: si tratta di Pitigliano una vera e propria perla situata nella provincia di Grosseto in Toscana. Il 6 dicembre il suo museo ebraico ha compiuto vent’anni. Grazie agli sforzi e ai lavori di restauro finanziati dal Comune di Pitigliano vennero inaugurate le sale del museo, aperte al pubblico l’anno successivo. “Sono ormai passati 20 anni dall’inaugurazione dei locali sottostanti alla Sinagoga.  L’attività dell’associazione era iniziata molto prima ma era il 6 dicembre del 2002 quando fu inaugurato il museo. Nel 1995 fu invece inaugurata la sinagoga restaurata. Oggi abbiamo pensato di ricordare questo ventennio, specialmente oggi in Toscana ci sono solo 5 sinagoghe e la nostra è una di queste. Era davvero importante questa ricorrenza per noi” ha spiegato a Shalom Elena Servi, novantatreenne custode della memoria storica della comunità ebraica di Pitigliano e direttrice della struttura museale. “Ricordo che qui una volta c’era una scuola, una biblioteca ben fornita, la macelleria, il forno delle azzime, il mikve (bagno rituali).  Noi continuiamo la nostra attività con presentazioni di libri, concerti e la riprova del nostro operato è stata nel vedere oggi molta gente, e tra questi la stampa”.

     

    La storia di questa piccola comunità vive nell’area dell’ex Ghetto ebraico di Pitigliano che si può visitare ancora ad oggi, assieme al museo e alla Sinagoga cinquecentesca. è proprio fuori dalla Sinagoga che il Museo dell’Associazione Piccola Gerusalemme espone le tracce della cultura ebraica sul territorio, nella quale assieme ai luoghi suggestivi sorgono le cantine del vino kosher. La presenza ebraica di Pitigliano ha radici profondissime, infatti, sin dalla fine del Quattrocento il comune divenne per gli ebrei un vero e proprio rifugio, specialmente in seguito all’inasprirsi della situazione legata all’inquisizione. Dopo le restrizioni legate alle Bolle papali del 1555 e 1569 ad opera dello Stato Pontificio e ai provvedimenti del Granduca di Toscana del 1570 e 1571, la Contea di Pitigliano degli Orsini divenne un porto sicuro per molti ebrei. Un luogo dove prendere di nuovo in mano le loro esistenze e portare avanti le loro attività, come ad esempio quella medica legata a David de Paris noto per essere stato al servizio degli Orsini di Pitigliano e degli Sforza di Santa Fiora. Una comunità talmente ben radicata che andò consolidandosi culminando con la costruzione del Tempio nel 1598. 

     

    “È una ricorrenza molto importante per tutti noi” ha detto il sindaco Giovanni Gentili. “Per ricordare che Pitigliano porta avanti una lunga storia di convivenza. La cultura del dialogo e dell’incontro hanno sempre caratterizzato il rapporto tra ebrei e cittadini garantendo al borgo un arricchimento culturale straordinario di usanze e tradizioni”. “Nella consapevolezza del grande valore che rappresenta la storia della comunità ebraica per Pitigliano – ha aggiunto invece Irene Lauretti, assessore alla Cultura – le amministrazioni comunali che si sono succedute sino ad oggi hanno sempre collaborato concretamente con l’associazione La Piccola Gerusalemme per mantenere viva la memoria della presenza degli ebrei, a partire dal restauro di alcuni luoghi simbolo del ghetto ebraico, che oggi sono diventati un richiamo importante per i turisti di tutto il mondo.”

     

    Un luogo fermo nel tempo che porta avanti con grande responsabilità la divulgazione della storia ebraica locale, radicata con orgoglio nella Maremma toscana.

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