“Ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre”. Queste le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera durante il discorso per la fiducia.
“I totalitarismi del ‘900 hanno dilaniato l’intera Europa, non solo l’Italia, per più di mezzo secolo, in una successione di orrori che ha investito gran parte degli Stati europei” ha sottolineato. “L’’orrore e i crimini, da chiunque vengano compiuti, non meritano giustificazioni di sorta, e non si compensano con altri orrori e altri crimini. Nell’abisso non si pareggiano mai i conti, si precipita e basta” ha aggiunto.
Durante il discorso programmatico del Governo Meloni per i prossimi 5 anni di Legislatura, la presidente del Consiglio è voluta ritornare sul tema del fascismo, che ha abiurato di nuovo alla Camera.
“Libertà e democrazia sono gli elementi distintivi della civiltà europea contemporanea nei quali da sempre mi riconosco. E dunque, – ha sottolineato – a dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto, non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso” ha concluso.
“L’intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è apprezzabile e significativo. È importante per il Paese ritrovarsi uniti e concordi nel giudizio storico di condanna all’ideologia fascista” ha affermato all’ANSA la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello.
“Così quanto mai attuale e rilevante l’impegno contro l’antisemitismo che è pericolosamente in crescita e su cui è necessario mantenere la vigilanza alta” ha aggiunto.