La nuova mostra antologica curata da Fiammetta Martegani inizia il suo viaggio dal museo ebraico di Lecce. “Un ponte molto stretto”, il titolo della rassegna d’arte, è una citazione della poesia “Kol Ha’Olam Kulo” (Tutto il mondo intero) scritta dal Rav Nachman di Breslov. “Secondo il celebre Rabbino chassidico – spiega Martegani – sapendo che ogni persona, nel corso della propria vita, deve attraversare, inevitabilmente, diverse difficolta, è essenziale non avere paura.”
La curatrice ha scelto la grafia come filo narrativo per esplorare l’uso dei diversi linguaggi e delle diverse identità di Israele, partendo da una selezione di 15 artisti “per cercare di superare le proprie paure e creare un ponte tra culture, religioni e identità diverse”, come si legge nell’introduzione al catalogo.
Lingua ebraica e araba, yiddish e aramaica. Ma anche calligrafia giapponese, fino a nuove forme di scrittura come l’aravrit, una composizione tra arabo ed ebraico creata dalla designer di Haifa, Liron Lavi Turkeinch. Un vero ponte di comunicazione che lega le due lingue in ogni parola così che gli uni e gli altri possano leggerla e comprenderla.
Emerge così, tra le sale del museo al centro dell’antico quartiere ebraico di Lecce, un percorso tra le opere e le storie degli artisti di questa mostra. Storie di difficoltà affrontate e superate, spesso legate alle proprie origini.
“Un ponte molto stretto”, l’antologica appena inaugurata con i lavori di Anissa Ashkar, Michael Ben Abu, Amos Biderman, Raya Bruckenthal, Tsibi Geva, Leor Grady, Kazuo Ishi, Liron Lavi Turkeinch, Dede & Nitzan, Haim Maor, Lenore Mizrachi Cohen, Karam Natour, Israel Rabinovich, Khader Oshah e Ruth Noam Segal, si inserisce nella vita comunitaria di Lecce grazie ad alcuni incontri con gli artisti. Ruth Noam Segal di “Nessuna tempesta in vista”, una vita tra Israele e la Puglia, sarà a Lecce per tutto il mese di ottobre.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo di Pugliapromozione, con il patrocinio dell’Ambasciata di Israele in Italia, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Lecce e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L’ ingresso è gratuito, con obbligo di prenotazione.
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