Martedì
il presidente israeliano Isaac Herzog ha visitato il campo di sterminio di
Bergen-Belsen in Germania, concludendo una visita di stato durata tre giorni.
“In questo luogo terribile, ricordiamo l’imperativo che ci vincola tutti:
l’imperativo della vita” ha affermato martedì Herzog a Bergen-Belsen dopo
aver incontrato i sopravvissuti e alcuni liceali, a conclusione di una visita
di tre giorni. Ad accompagnarlo, il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.
Bergen-
Belsen rappresenta un luogo simbolo per l’ebraismo europeo: migliaia dì
ebrei morirono nel campo, inclusa Anne Frank. Dopo aver incontrato
sopravvissuti e studenti delle scuole superiori tedesche, Herzog ha tenuto
un discorso ricordando suo padre, il defunto presidente Chaim Herzog, che
aiutò a liberare il campo di sterminio nell’aprile 1945 come ufficiale
delle forze britanniche.
“Quando
il campo è stato liberato, un convoglio militare è entrato nel sito guidato da
un ufficiale, che si è fermato su una cassa di legno e ha gridato in yiddish,
davanti a centinaia di persone, centinaia di scheletri umani: ‘Yidden! Yidden!
Es leben noch Yidden!’ Ovvero: ‘Ebrei! Ci sono ancora ebrei viventi! Ci sono
ancora ebrei nel mondo!’ Quell’ufficiale ebreo era mio padre, Chaim Herzog,
futuro presidente di Israele”, ha raccontato Herzog nel corso del suo
intervento.
“Quattro
decenni dopo, mio padre tornò qui come sesto presidente dello Stato
ebraico. Uno stato forte e democratico. Mio padre ha scelto di iniziare
la sua visita qui, nello stesso luogo in cui concludo la mia visita” ha
continuato Herzog. Il presidente ha sottolineato che il compito principale oggi
è di preservare la memoria di coloro che sono morti e dì essere sempre dì
sostegno ai sopravvissuti. “È un dovere ricordare e ricordare alle persone la
Shoah e la resistenza, di generazione in generazione”, ha aggiunto Herzog.
“Ci è
voluto molto tempo perché i tedeschi comprendessero che anche loro erano stati
liberati in quel momento, vale a dire dalla loro ideologia omicida e da una
dittatura disumana” ha affermato il Presidente tedesco.
Più di
52.000 prigionieri, per lo più ebrei, morirono nel campo di sterminio e
più di 19.000 prigionieri di guerra, per lo più provenienti dall’Unione
Sovietica, morirono nell’adiacente campo di prigionia.
Menachem
Rosensaft, consigliere generale del World Jewish Congress e figlio di
sopravvissuti a Bergen-Belsen, si è incontrato con Herzog e Steinmeier dopo la
cerimonia ufficiale presso il luogo della memoria. Rosensaft nacque nel campo
profughi adiacente al campo di sterminio poco dopo la fine della seconda
guerra mondiale. “Entrambi i presidenti hanno sottolineato che il ricordo del
male perpetrato a Bergen-Belsen deve essere una guida per il futuro di entrambe
le nazioni”.
Herzog è arrivato in Germania all’inizio di
questa settimana per una visita di stato che ha incluso un viaggio a Monaco
lunedì, dove ha partecipato alla cerimonia del 50° anniversario degli 11 atleti
israeliani assassinati dai terroristi palestinesi ai Giochi Olimpici del 1972.