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    Ritrovati ad Auschwitz un anello prezioso e un piccolo coltello inciso

    Durante recenti lavori di conservazione del campo di sterminio di Auschwitz sono stati ritrovati un anello con pietra preziosa e un coltellino di legno, su cui è inciso il nome di un deportato. 

    “Dopo la pioggia o quando la neve si scioglie, vengono alla luce degli oggetti – ha affermato a Ynet Wojciech Soczewica, direttore esecutivo della Fondazione Auschwitz-Birkenau – Troviamo sempre qualcosa durante i lavori”. 

    L’anello, di particolare manifattura, era appartenuto a un deportato che lo aveva nascosto sotto il pavimento di una baracca. Le analisi rivelano, inoltre, che era stato realizzato nel Ghetto di Lodz.

    In un altro edificio, gli addetti hanno scoperto il coltellino, su cui è inciso il nome Jacov Zeliko. “Grazie ai registri abbiamo identificato il nome del deportato che aveva il numero 117966 – ha spiegato Soczewica – Zeliko arrivò qui il 24 aprile 1943 dall’ex Cecoslovacchia. Fu poi trasferito nel campo di Neuengamme, in Germania, e successivamente a Buchenwald”.

    “Quando i nazisti progettarono le baracche, utilizzarono uno speciale materiale isolante per proteggerle dall’umidità. Erano fatte di legno, cemento e sabbia.  Il soffitto era molto rovinato e, non appena è stato rimosso, è stato scoperto il piccolo coltello” – ha aggiunto il direttore – Ogni giorno, quando percorriamo le vie di questo luogo, troviamo sempre dei nuovi oggetti”. Oggetti che preservano il ricordo di una delle pagine più buie della Storia.

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