Il primo ministro Yair Lapid ha inviato una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres chiedendo l’immediata rimozione di tutti i membri della Commissione d’inchiesta e lo scioglimento di quest’ultima.
La richiesta del Primo Ministro è arrivata dopo che a una serie di incidenti antisemiti e dall’inconfondibile sentimento anti-israeliano all’interno della Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite, si sono aggiunte le dichiarazioni antisemite di un suo membro, Miloon Kothari.
“Queste osservazioni antisemite sono una macchia per le Nazioni Unite e non si addice a una persona con una tale posizione di responsabilità. In quanto tali, sono stati fermamente condannati da rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Canada, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Austria, Unione Europea e altri.” ha affermato il primo ministro Lapid, che ha condannato anche la mancanza di una presa di posizione da parte di Navi Pillay, che presiede la Commissione, che ha scelto di difendere Kothari, in una lettera pubblica inviata al Presidente del Consiglio per i diritti umani il 28 luglio.
“L’affermazione di Pillay secondo cui i commenti sono stati presi fuori contesto è falsa e persino respinta dal presidente del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Vi esorto ad ascoltare l’intervista del signor Kothari e giudicare voi stessi” ha aggiunto il premier israeliano.
Lapid ha inoltre ricordato l’impegno preso dal Segretario Generale Guterres a condannare l’antisemitismo e, se possibile, sradicarlo dalla faccia della terra, esortando così Guterres a “onorare la sua parola in questo caso eclatante e mettere le cose in chiaro”.
“La lotta all’antisemitismo non può essere condotta con le sole parole, richiede azione. Questo è il momento dell’azione; è tempo di sciogliere la Commissione. Dagli insulti oltraggiosi del signor Kothari alla difesa dell’indifendibile da parte della signora Pillay, questa Commissione non si limita a sostenere l’antisemitismo, ma lo alimenta” ha scritto il primo ministro israeliano chiedendo ufficialmente “di prendere tutte le misure necessarie per ottenere le dimissioni immediate della Sig.ra Pillay e degli altri commissari, e lo scioglimento della Commissione”.