Via libera alla costruzione di un memoriale dell’Olocausto in un parco di Amsterdam. Il tribunale della città olandese ha respinto un ricorso di un gruppo di residenti della zona, affermando che in questo caso è prevalente l’interesse pubblico. Il progetto, affidato al noto architetto americano Daniel Libeskind, prevede la costruzione di una sorta di labirinto di muri di pietra su cui saranno incisi i nomi delle 102mila vittime ebree, rom e sinti delle persecuzioni naziste in Olanda durante la seconda guerra mondiale. Appoggiato dal comune di Amsterdam, il progetto del Comitato Auschwitz olandese è stato osteggiato da un gruppo di residenti che si oppone da due anni alla sua costruzione. I ricorrenti hanno avanzato vari pretesti, dicendo che gli abitanti non sono stati sufficientemente consultati e protestando per i 24 alberi che devono essere abbattuti. Secondo il ricorso, il monumento era troppo grande e il numero dei visitatori poteva infastidire i residenti.
Il presidente del Comitato Auschwitz olandese, Jacques Grishaver, ha salutato la decisione del tribunale, sottolineando che la costruzione del monumento potrà iniziare “rapidamente”. Grishaver si batte da 13 anni per avere il monumento. Per chi, come me, ha perso tutta la famiglia nei lager nazisti, “non resta più molto tempo”, ha detto ai media olandesi. Secondo il sito Dutch news, i lavori potranno cominciare ad ottobre e terminare entro due anni. Si stima che 100.000 ebrei olandesi, pari al 70% del totale prima della guerra, siano stati uccisi nei campi di sterminio nazisti. Fra loro anche Anna Frank, il cui diario di adolescente è uno dei simboli più potenti dell’orrore dello sterminio nazista degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Il mese scorso le ferrovie olandesi hanno annunciato il pagamento di un indennizzo ai sopravvissuti all’Olocausto ebrei, rom e sinti e ai familiari delle vittime, come risarcimento morale per il trasporto dei deportati verso i campi di sterminio nazisti, che allora fruttò alla compagnia l’equiva