Domenica scorsa il Governo israeliano ha approvato un piano da quasi 880 milioni di dollari, per promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative in campo climatico.
La decisione segue la pubblicazione di un rapporto da parte del team interministeriale, guidato dal Ministero della Scienza e Tecnologia, dal Ministero della Protezione ambientale e dall’Autorità per l’Innovazione. Lo riporta Israel Hayom.
Gli obiettivi, prefissati per il 2026, sono raddoppiare il numero di progetti di ricerca, di brevetti registrati, di iniziative di startup o società già avviate. Il piano, inoltre, propone di incrementare il numero di progetti pilota realizzati sulle infrastrutture statali, la raccolta fondi e la promozione di ricerca congiunta con altri Paesi.
In Israele il settore della tecnologia legata al clima è cresciuto notevolmente in quest’ultimo anno. Secondo il rapporto di PLANETech e dell’Autorità per l’Innovazione, pubblicato lo scorso dicembre, le aziende che operano nel campo climatico hanno raccolto 2,2 miliardi di dollari nel 2021, il 57% in più rispetto al 2020.
La tecnologia israeliana dedicata al clima ha già un impatto a livello globale nel campo delle proteine alternative, i sistemi di irrigazione, l’agricoltura di precisione, la desalinizzazione dell’acqua, l’energia pulita e la riduzione dei rifiuti. Le aree in potenziale crescita sono lo stoccaggio di energia, mobilità e trasporti sostenibili e la gestione dell’acqua.