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    ISRAELE, IL GOVERNO SCIOGLIE LA KNESSET. ALLE PROSSIME ELEZIONI POSSIBILE VITTORIA DELLA DESTRA

    Quello che si temeva è
    successo. La maggioranza del premier Naftali Bennett ha deciso di interrompere
    l’attuale legislatura. Lo ha fatto sapere l’ufficio di Bennett, secondo cui la
    legge di scioglimento della Knesset sarà proposta al Parlamento la settimana
    prossima. Una volta approvata la legge, il governo di transizione che condurrà
    alle elezioni sarà guidato da Yair Lapid, attuale ministro degli Esteri, come
    previsto dagli accordi di maggioranza. Lapid (che ora in base all’accordo di
    coalizione è premier alternato) – una volta approvata la legge alla Knesset –
    porterà il Paese, una volta sciolta la Knesset, alle nuove elezioni generali.
    Il voto – visti i tempi legali e le festività ebraiche che partono a fine
    settembre – dovrebbe essere al termine del mese di ottobre. Sia Bennett sia
    Lapid parleranno stasera alla nazione in diretta tv. Era da settimane che la
    coalizione di governo (destra, centro, sinistra e partito arabo Raam) era
    tenuta sul filo del rasoio da ripetuti annunci di uscite da parte di deputati
    della maggioranza. L’esecutivo, attualmente, dopo l’abbandono della deputata di
    Yamina Idit Silman, ha 60 seggi come l’opposizione.

    Immediata la reazione
    dell’ex premier Benjamin Netanyahu. “Questo governo fallimentare è
    arrivato al capolinea” ha affermato, promettendo che insieme ai suoi alleati
    formerà “un governo allargato guidato dal Likud, che ridurrà le tasse,
    condurrà Israele verso successi enormi, inclusa l’estensione dell’area della
    pace”. “Un governo – ha aggiunto – che restituirà l’orgoglio
    nazionale”.

    Ma gli oppositori di Netanyahu reagiscono. “L’obiettivo
    delle prossime elezioni è chiaro: impedire il ritorno al potere di Netanyahu e condizionare
    gli interessi nazionali a quelli suoi personali”, dice il ministro della
    Giustizia israeliano Gideon Saar dopo l’annuncio del governo. In un testo su
    twitter Saar ha imputato la caduta del governo Bennett ad alcuni “deputati
    irresponsabili della coalizione”, che per considerazioni di carattere
    personale hanno ritirato il sostegno all’esecutivo. Negli ultimi sondaggi di
    opinione i partiti che orbitano attorno al Likud di Netanyahu – fra cui i
    nazional-religiosi e gli ortodossi – raccolgono circa 60 seggi sui 120 della
    Knesset. La loro sensazione è che sia adesso a portata di mano la costituzione
    di un governo omogeneo di destra.

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