Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    YouTube mette al bando video di negazionisti e suprematisti

    YouTube continua a stringere le maglie per evitare la diffusione di video che propugnano odio, suprematismo ed estremismo violento. In un ennesimo aggiornamento delle regole – che sono state riviste più di trenta volte solo nel corso del 2018 – la piattaforma che fa capo a Google mette al bando chi “glorifica l’ideologia nazista, intrinsecamente discriminatoria”, e chi nega eventi ben documentati come l’Olocausto. Accanto a questo, si impegna a ridurre la visibilità di filmati che promettono cure miracolose e non scientifiche, o che sostengono teorie strampalate come il terrapiattismo. In un post, YouTube spiega che le nuove norme contro il linguaggio d’odio “proibiscono in modo specifico i video che sostengono la superiorità di un gruppo per giustificare discriminazioni, segregazioni o esclusioni basate su età, sesso, razza, casta, religione, orientamento sessuale”, come ad esempio l’ideologia del nazismo. Via anche i filmati negazionisti di eventi certi e violenti come la Shoah. La piattaforma sta tuttavia studiando il modo di rendere questi filmati disponibili a ricercatori e Ong per ragioni di studio. Ulteriore impegno di YouTube è di allargare a più Paesi, entro la fine dell’anno, un aggiornamento ai sistemi introdotto a gennaio in Usa e volto a limitare la “disinformazione dannosa”, come quella dei filmati che promettono cure prodigiose per malattie serie o che sostengono che la Terra è piatta. Se a questi contenuti verrà ridotta la visibilità, acquisteranno invece più raccomandazioni i contenuti provenienti da fonti autorevoli, come i canali di news.

    CONDIVIDI SU: