La Polizia di Brescia, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha dato esecuzione all’arresto del foreign terrorist fighter Samir Bougana, 25enne italo marocchino nei confronti del quale pende una misura cautelare in carcere emessa dal Gip di Brescia per il reato di partecipazione ad associazione con finalità di TERRORISMO. Bougana, nato in provincia di Brescia, nel 2013 si era unito in Siria prima alle milizie qaediste e poi a quelle dello Stato Islamico partendo dalla Germania, dove si era trasferito tempo addietro e dove aveva cominciato a frequentare ambienti islamisti che avevano contribuito a radicalizzarlo. Le indagini nei confronti del foreign fghter Samir Bougana furono avviate nel 2025 dalle Digos di Brescia e di Mantova, coordinate dalla Procura della Repubblica Bresciana, sulla base di segnalazioni pervenute all’anti TERRORISMO della Polizia da parte delle autorità tedesche che avevano, tra l’altro, avviato indagini sulla moglie di Bougana, di origine turca.
Anche la giovane donna, in effetti, aveva raggiunto dopo pochi mesi il marito, dal quale ha avuto tre figli nati in Siria. L’arresto del foreign fighter Bougana, fortemente sollecitato dalla Procura Distrettuale di Brescia e dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, è stato reso possibile da un’operazione di vasto respiro internazionale condotta in stretto raccordo operativo tra l’Fbi statunitense e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, cui hanno contribuito l’Aise e il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Le autorità statunitensi, in particolare, hanno tenuto i contatti con le forze curdo-siriane cui il Bougana si era arreso nell’agosto 2018. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 12 presso il Palazzo di Giustizia. (Sod/AdnKronos)