I cittadini di Ostritz, paesino di 2.300 abitanti nell’Est della Germania, hanno reagito con un’originale protesta al raduno di estremisti di estrema destra organizzato nelle loro piazze. Hanno deciso di comprare tutta la birra del supermercato locale. «Così i neonazisti sono rimasti all’asciutto. Il carrello della spesa come arma di democrazia fortificata — racconta il settimanale Spiegel —. Naturalmente un’azione di questo tipo non risolve il problema dei neonazisti violenti: anche sobri gli estremisti di destra sono pericolosi. È improbabile che il ritiro della birra da solo porti queste persone a ripensare la loro ideologia nemica degli esseri umani». Sta di fatto però che «molti degli estremisti di destra sono partiti di nuovo il sabato sera». È una risposta meravigliosa allo «shock che domina la Repubblica dopo l’uccisione del politico della Cdu Walter Lübcke da parte di un presunto estremista di destra» e «arriva al momento giusto»: perché «mostra che la Sassonia o anche “l’Est” non sono affatto perduti in mano gli agitatori di destra» e «se una piccola città della provincia sassone può resistere a centinaia di estremisti di destra, la società nel suo complesso può fare lo stesso». Quindi il «segnale è immenso: i cittadini si sono opposti in modo creativo agli estremisti. Che non possono affermare di essere stati limitati nei loro diritti: la libertà di espressione e di riunione non include il diritto fondamentale di ubriacarsi».