La compagnia israeliana SpaceIL ha firmato uno storico accordo di cooperazione con gli Emirati Arabi Uniti per una missione d’esplorazione spaziale prevista per il 2024, che ha come obiettivo la Luna. Lo riferisce il Technion UK.
Il progetto rappresenta un ulteriore passo avanti nelle numerose collaborazioni tra i rispettivi Paesi in seguito alla firma degli Accordi di Abramo.
Chiamata Bereeshit 2, la missione è il secondo tentativo israeliano di allunaggio, dopo il fallimento dell’invio del precedente veicolo spaziale Bereeshit 1 nel 2019.
“Si tratta di avviare un modello per la cooperazione tra i due popoli sotto l’aspetto tecnologico, scientifico ed educativo – ha affermato Shimon Sarid, Ceo di SpaceIL – con lo scopo di approfondire i legami ed essere d’ispirazione per un’ulteriore cooperazione tra Israele e tutti i Paesi arabi”.
“La nostra azienda – ha detto Sarid – si impegna a promuovere la scienza a livello regionale e globale, contribuendo al processo di normalizzazione e di pace attraverso la cooperazione con i Paesi che amano la pace e la ricerca nello spazio”.
Il progetto prevede un costo di 100 milioni di dollari e potrebbe battere diversi record nella storia dello spazio: un doppio allunaggio in un’unica missione e il lancio del più piccolo lander mai visto.
Nello specifico, la missione sarà costituita da due lander e un orbiter lunare che resterà nello spazio per cinque anni, al fine di consentire il proseguimento del lavoro scientifico. Saranno coinvolti anche studenti provenienti da entrambi i Paesi.
SpaceIL ha definito la missione “il primo progetto scientifico-tecnologico per creare una storia comune tra due popoli: le bandiere di Israele e degli Emirati Arabi sulla Luna”.